Vietnam, il commercio e il consumo di carne di gatto e di cane è ancora diffuso a vista d’occhio

Articolo di C. Alessandro Mauceri

Il commercio e il consumo di carne di gatto in Asia continua  ad essere oggetto di polemiche.  A giugno, i residenti nella provincia settentrionale di Thanh Hoa, a circa 200 chilometri a sud di Hanoi, in Vietnam, hanno trovato i corpi dei loro animali domestici avvelenati per strada. Poche settimane fa, le autorità hanno arrestato una coppia, Nguyen Van Phuong, di 43 anni, e la sua ragazza Hoang Thi Phuong, 35 anni, accusandoli di aver avvelenato dozzine di gatti per venderne la carne.

Il consumo di carne di gatto, denominata in vietnamita “thịt mèo” o “piccola tigre”, si è diffuso a vista d’occhio. É quanto emerge dal rapporto presentato da due associazioni, Change For Animals Foundation e Four Paws, che hanno chiesto al governo vietnamita di ripristinare finalmente le leggi precedentemente in vigore che proibivano esplicitamente il commercio di carne di gatto.

Tradizionalmente consumata con vino di riso o birra, la carne di gatto è considerata una prelibatezza in alcune parti del Vietnam (compare anche nei menu di alcuni ristoranti). Ogni anno, circa un milione di gatti vengono rubati o catturati lungo le strade o rubati dalle case delle persone per essere mangiati. Un’abitudine culinaria che rischia di avere ripercussioni anche sulla salute delle persone a causa della rabbia e altre malattie. 

Nel 2018, i funzionari di Hanoi avevano esortato i residenti a smettere di mangiare anche carne di cane, dicendo che il piatto popolare stava offuscando l’immagine della città e rischiava di diffondere la rabbia. Secondo Four Paws, ogni anno circa 30 milioni di cani vengono uccisi ogni anno per la loro carne in Asia!
“Le autorità di solito chiudono un occhio su questo perché sono spesso coinvolte nel commercio di carne di gatto, che traggono profitto da tangenti o sono consumatori stesse”, ha dichiarato Katherine Polak, veterinaria e capo di Four Paws Stray Animal Care per il sud-est asiatico.

Eppure in Vietnam, contrariamente a quanto avviene per la carne di cane, la caccia, la macellazione e il consumo di carne di gatto erano esplicitamente illegali. Almeno fino all’inizio del 2020. Poi, inspiegabilmente, la legge basata su una direttiva emanata nel 1998 dal Primo ministro è stata revocata e il mercato della carne di gatto è tornato ad essere florido.

Sia quello legale che quello illegale, soprattutto nel nord del paese: Hanoi e la provincia di Thai Binh sarebbero i punti caldi per la carne di gatto. Ma la sua popolarità si sta diffondendo anche in altre parti del paese. Sono molti i ristoranti che preparano piatti a base di gatto e di conseguenza le aree di “detenzione” e di macellazione di questi felini.

Per far fronte alla domanda crescente, esisterebbe un crescente mercato legato alla cattura di gatti randagi e da compagnia. Tanto più che secondo le organizzazioni che hanno realizzato il report, in Vietnam, non esisterebbero allevamenti appositamente destinati al commercio di carne di gatto.

Foto: Pixabay

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