“I nuovi mostri”, un tentativo compiuto da Dino Risi per rivitalizzare la commedia all’italiana a episodi

Articolo di Gordiano Lupi

Regia: Dino Risi, Mario Monicelli, Ettore Scola. Soggetto e Sceneggiatura: Age (Agenore Incrocci), Furio Scarpelli, Bernardino Zapponi, Ruggero Maccari. Fotografia: Tonino Delli Colli. Montaggio: Alberto Gallitti. Musiche: Armando Trovajoli. Scenografia: Luciano Ricceri. Costumi: Vittoria Guita. Produttori: Pio Angeletti, Adriano De Micheli. Durata: 106’ (87’ la versione censurata che passa in RAI). Colore. Interpreti: Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Ornella Muti, Eros Pagni, Luigi Diberti, Paolo Baroni, Margherita Horowitz, Yorgo Voyagis, Carla Todero, Carla Mancini, Gianfranco Barra, Orietta Berti, Antonio Spaccatini, Vittorio Zarfati, Simona Patitucci, Fiona Florence, Luciano Bonanni, Aiché Nanà, Nerina Montagnani, Adelina Provin, Patrizia De Clara, Pina Borione, Aristide Caporale, Linda Moretti, Alfredo Adami. Candidato all’Oscar come Miglior Film Straniero nel 1979.

Alla fine degli anni Settanta ricordiamo un tentativo compiuto da Dino Risi per rivitalizzare la commedia all’italiana a episodi – insieme a Mario Monicelli ed Ettore Scola – con I nuovi mostri (1977). Si tratta di quattordici brevi episodi che hanno come tema le meschinità dell’italiano medio, quindici ani dopo il grande successo de I mostri. Gli attori sono bravi, ma il film non colpisce nel segno e resta un’insieme di brevi parodie con poco spessore. Vera e propria metafora della fine della commedia all’italiana, anche per l’episodio finale (Elogio funebre) interpretato da Alberto Sordi che guida alcuni comici di varietà a improvvisare uno sketch davanti alla bara di un collega. Il film viene fatto per raccogliere fondi per pagare le cure mediche allo sceneggiatore Ugo Guerra: registi, attori e sceneggiatori (Age, Scarpelli, Maccari, Zapponi e Scola) non chiedono compensi. La versione originale del film è una rarità, perché molti episodi sono stati massacrati dalla censura (Pornodiva) e in alcuni casi eliminati (Il sospetto). Nella versione integrale il film è articolato in 14 episodi (106’): L’uccellino della Val Padana, Con i saluti degli amici, Tantum Ergo, Autostop, Sequestro di persona cara, First Aid – Pronto soccorso, Mammina e mammone, Cittadino esemplare, Pornodiva, Il sospetto, Come una regina, Hostaria!, Senza parole, L’elogio funebre. Tutti conoscono il rifacimento televisivo (un massacro di 87’), che consta di soli 9 episodi, priva di Mammina e mammone, Cittadino esemplare, Il sospetto, Sequestro di persona cara e Pornodiva. Un’altra versione incompleta è composta da 102’, dodici episodi, sottotitoli in francese e mancano solo Con i saluti degli amici e Il sospetto. Alberto Sordi interpreta un aristocratico nel cinico episodio First Aid – Pronto soccorso,il figlio succube della moglie che si libera dellamadre mettendola in ospizio in Come una regina e l’attore nel divertente Elogio funebre,che trasforma una commemorazione in una pièce teatrale. Nel 2009 Enrico Oldoini tenta di riproporre la stessa formula con il pessimo e inutile (anche dal punto di vista economico) I mostri oggi.

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