Giornata contro la violenza sulle donne: una battaglia culturale che deve passare attraverso l’educazione

Articolo di Salvatore Scelfo

Quella del 25 novembre è un giornata mondiale importante dedicata a un tema che, purtroppo, è sempre d’attualità: l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito per il 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Con la giornata contro la violenza sulle donne si intende focalizzare tutta l’attenzione dell’opinione pubblica su questo tema di grande attualità. L’Istat ha condotto un’analisi dei dati contenuti nel dataset del numero verde 1522 nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020.

Il numero delle chiamate sia telefoniche sia via chat nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+119,6%), passando da 6.956 a 15.280. È ormai dimostrato che la violenza contro le donne è diventata endemica sia nei paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo. Le vittime e i loro aggressori appartengono a tutte le classi sociali, a tutti i ceti economici e culturali; sono spesso mariti, fidanzati, compagni di vita e padri, seguiti dagli amici, vicini di casa, conoscenti stretti, colleghi di lavoro o di studio.

La battaglia culturale contro la violenza sulle donne deve passare anche attraverso un’educazione alla sessualità e all’amore, per valorizzare l’incontro tra i sessi come un incontro tra differenze. Questo tipo di formazione non può prescindere da un’educazione al rispetto dell’altro, dalla convinzione che la domanda d’amore non può mai coincidere con il sorpruso e con l’annientamento della libertà dell’altro, ma come un dono di libertà.

La forma più alta d’amore è amare la libertà del proprio partner, amare la sua differenza di cui la donna è il simbolo. L’ entità enorme del problema evidenzia che la violenza contro le donne non si ripercuote solo sulla vita di alcune di esse, ma incide ogni giorno sulla società nel suo complesso. Pertanto, i responsabili politici, la società civile e gli operatori attivi in prima linea devono implementare tutte le misure volte a contrastare tutte le forme di violenza contro le donne ogni giorno ovunque esse avvengano.

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