Jojo Rabbit: un film dissacrante sulla Seconda Guerra Mondiale

Articolo di Gordiano Lupi

Pensavo che fosse impossibile dire qualcosa di nuovo su nazismo, persecuzione ebrea e Seconda Guerra Mondiale. Devo dire che mi sbagliavo. Jojo Rabbit è uno dei film più originali e divertenti che siano mai stati scritti su temi così complessi. Il regista neozelandese Taika Waititi – noto attore comico e regista di pellicole non memorabili (Vita da vampiro, Thor Ragnarok, Selvaggi in fuga …) – adatta molto liberamente Come semi d’autunno di Christine Leunens e tira fuori dalla manica una commedia drammatica intensa e struggente, che commuove e diverte senza soluzione di continuità. La storia non va raccontata troppo per non togliere il gusto della scoperta. Il protagonista è un bambino educato da perfetto nazista con un singolare amico immaginario: Adolf Hitler.

Un giorno scopre che la madre nasconde in casa una profuga ebrea, la cosa sconvolge la sua esistenza e tutte le certezze inculcate da un indottrinamento quotidiano cominciano a vacillare. Sullo sfondo della storia particolare, la tragedia collettiva di una guerra che sta finendo tra i bombardamenti in una Germania nazista accerchiata da russi, inglesi e americani. La trovata geniale di Taika Waititi consiste nell’aver ideato (e interpretato) una buffa caricatura di Hitler che dialoga con il bambino come alter ego immaginario, spronandolo a diventare un buon nazista.

Il rapporto tra il bambino e la ragazza ebrea è ben costruito in un crescendo narrativo che passa dalla paura alla fiducia, per sfociare in un sentimento d’amore reciproco. La madre del piccolo Jojo è la bravissima Scarlett Johansson che presta volto e movenze a una patriota tedesca che favorisce la resistenza al nazismo. Roman Griffin Davis, il giovanissimo protagonista, ha soltanto dodici anni ma è di una bravura sconvolgente, al punto di meritare diversi premi importanti e la segnalazione per l’Oscar come miglior attore. Non meno bravo il piccolo Archie Yates – meno impegnato – nei panni dell’amico del cuore di Jojo. Sam Rackwell è un capitano nazista molto sopra le righe, in odore di tradimento e di omosessualità. Girato a Praga con una fotografia color pastello che lo fa sembrare una fiaba fantastica, con il taglio narrativo del cartone animato surreale. Imperdibile.

Regia: Taita Waititi. Soggetto: Christine Leunens (romanzo Come semi d’autunno). Sceneggiatura: Taika Waititi. Fotografia: Mihai Malamaire Jr.. Scenografia: Ra Vincent. Musiche: Michel Giacchino. Costumi: Mayes C. Rubeo. Produttori: Carthew Neal, Taika Waititi, Chelsea Winstanley. Produttore Esecutivo: Kevan Van Thompson. Case di Produzione: TSG Entertainment, Piki Films, Defender Films, Czech Anglo Productions. Distribuzione: 20th Century Fox. Durata: 108’. Genere: Commedia. Interpreti: Roman Griffin Davis (Jojo Rabbit), Thomasin McKenzie (Elsa Korr), Taika Waititi (Adolf Hitler), Rebel Wilson (Fraulein Rahm), Stephen Merchant (Deertz), Alfie Allen (Finkel), Sam Rackwell (capitano nazista), Scarlett Joahansson (madre di Jojo), Archie Yates (Yorki).

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