La crisi del 2020, le persone che muoiono di fame…e le auto di lusso!

Articolo di C. Alessandro Mauceri

La crisi geopolitica, sociale, ma, prima di tutto, economica che ha colpito il pianeta nel 2020 non deve trarre in inganno: se è vero che i poveri sono aumentati e sono sempre più poveri (nonostante le dichiarazioni della Cina che, a Ottobre 2020, ha annunciato di aver eliminato la povertà estrema in tutto il paese), è altrettanto vero che i ricchi sono sempre di più. E sono sempre più ricchi.

Per chi avesse ancora dei dubbi in proposito, basti sapere che l’ultimo modello di supercar della Mercedes è andato esaurito già prima che venissero definite e comunicate al pubblico le sue caratteristiche. Ancora prima non solo di produrli ma addirittura di metterli in vendita, i 275 esemplari previsti sono stati prenotati.

Nessuna sorpresa, si dirà. Forse. Il punto è che ogni esemplare della nuova supercar con lo stemma a tre punte costerà l’astronomica cifra di 2.2 milioni di Euro. E questo solo per il modello base. Con le personalizzazioni quasi obbligatorie, il prezzo dovrebbe lievitare fino a 2,5 milioni. Due milioni e mezzo di Euro per una macchina i cui optional costano quanto una Ferrari. Non quanto gli optional di una macchina di Maranello: quanto l’intera supercar col cavallino sul cofano!

Eppure, tutti i modelli che verranno realizzati sono già stati venduti. Per la Mercedes potrebbe essere l’affare del secolo: incassare mezzo miliardo di Euro per solo 270 modelli senza nessun bisogno di campagne pubblicitarie, senza spot e testimonial costosi e soprattutto senza clienti che potrebbero lamentarsi in caso di guasto su strada. Già perché la nuova Mercedes-AMG One potrà sì circolare su strada, ma le sue caratteristiche ne fanno praticamente un modello da esposizione in qualche garage nei paesi arabi. Al massimo potrebbe girare in pista: secondo le (poche) anticipazioni fornite dalla casa madre monterà un motore derivato direttamente dall’ibrido della F1 W06 Hybrid, la vettura con la quale Lewis Hamilton vinse il campionato del mondo nel 2015. Un V6 di 1,6 litri unito a 4 motori elettrici capaci di erogare complessivamente circa 1.200 CV di potenza (ma non si hanno ancora certezze). Un motore che, come ogni “powetrain”, dovrà essere rigenerato ogni 50mila km. Altro che le centinaia di migliaia di chilometri dei maggiolini o delle cinquecento di una volta!

Ma non basta. Voci di stampa parlano di alcune difficoltà per consentire il rispetto delle severe normative WLTP in particolare a causa dell’impianto frenante carboceramico, che risulterebbe performante in pista ma troppo “delicato” sulle strade normali. Problemi che, però, non sono bastati a fermare poco più di duecento ricconi che non hanno esitato a prenotare una macchina i cui optional costano quanto una Ferrari (chissà che non diventi un modo per vantarsi di averne una).

E tutto questo, mentre, in tutto il pianeta, centinaia di milioni di uomini, donne e bambini muoiono letteralmente di fame.

Foto: micidial.it

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