Clint Eastwood, un’icona indiscutibile che ha sempre messo al primo posto il lato umano

Articolo di Paolo Quaglia

Clint Eastwood è un’icona indiscutibile. Attraverso gli anni l’attore feticcio di Sergio Leone si è guadagnato l’appellativo di maestro del cinema. Una carriera, quella dietro alla cinepresa, cominciata a quarantun anni e i cui risultati non smettono ancora di migliorare. Analizzando la varietà di soggetti che Dirty Harry ha trasformato in film, si nota immediatamente un filo conduttore, la verità. Eastwood non ha paura di sperimentare ogni genere dando la sua visione “classica” del mondo e per questo estremamente carica di sentimento. Che si tratti di giallo o guerra per Clint è il lato umano, la cosa importante. Un cinema che crea universi dal quale è difficile uscire fatto da storie che riescono a dosare perfettamente dramma, commedia o giallo sotto la regia del sentimento. E’ opportuno proporre cinque film dei meno conosciuti. Storie che tolgono l’icona dal suo ambiente dimostrando come anche nel west o in guerra, senza compassione, non esiste nulla.

Breezy 1973

Secondo film di Eastwood è una commedia sentimentale con protagonista Wiliam Holden. Un vecchio reazionario accetta di ospitare a casa sua la ragazzina a cui aveva dato un passaggio. Breezy (il nome della ragazza) s’innamora del misantropo Frank fino a riuscire a convincerlo. Dopo qualche tempo l’uomo capirà di essere ancora legato a una sua ex. Un film fuori dalle corde di Eastwood ma in grado di anticipare e chiarire benissimo lo stile del regista.

I ponti di Madison County 1995

Uno dei film sentimentali più riusciti di sempre. Nel Midwest degli anni sessanta un fotografo giramondo e una donna sposata passano insieme due giorni che ricorderanno per sempre. Lui arriva in città per fare un lavoro e lei, rimasta sola per l’assenza della famiglia, impara a conoscere quest’uomo carico di grazia e rispetto. Dopo tanti ruoli da duro Eastwood dimostra di essere tranquillamente in grado di emozionare compendo al cuore. Un cinema classico che parte dalla normalità della mezz’età per costruire una storia d’amore (mancata) attraverso le affinità di due persone fatte per stare insieme.

Bronco Billy 1980

Un piazzista patito di west gira l’America con un tendone da circo allestendo spettacoli farsa. L’uomo si fa chiamare Bronco Billy giocando a intrattenere, sempre con meno successo, un pubblico che non esiste più. Erroneamente considerato un minore, è una riflessione sul passato con contorno di sorrisi e qualche presa di coscienza. Il protagonista sa perfettamente di essere destinato a scomparire ma, come i suoi eroi, vuole farlo a modo suo. L’arrivo di una donna nel gruppo di lavoro complicherà le dinamiche dello show.

Gli spietati 1992

Ex fuorilegge parte per una cittadina sperduta nel west. Il suo obiettivo è un lavoro in stile bounty killer per delle prostitute vendicative. Nell’impresa lo seguono un vecchio compagno e un ragazzo. Arrivati a destinazione, gli uomini, si scontreranno con uno sceriffo senza scrupoli. Il tramonto del western è racchiuso in questo capolavoro assoluto. Atmosfere che ricordano la vita e intuizioni che dal west travolgono ogni tempo. Un cinema classico che non smette di insegnare quanto sia opportuno dimenticare i meriti e dominare la paura.

Il corriere 2018

Ultimo film di Eastwood è l’ennesima prova del talento assoluto di quest’artista. Imprenditore novantenne diventa corriere della droga per recuperare la stima di se stesso e della sua famiglia. Tratto da una storia vera “il corriere” esprime emozioni senza parlarne. E’ uno sguardo lucido sul mondo e su come l’onestà intellettuale è l’unica stella cui rivolgersi . il protagonista è un uomo consapevole dei suoi errori che non ammettono pietà, se non in chi l’ha amato veramente. Regia perfetta e dialoghi propri di un mondo sotto gli occhi di tutti. Il politicamente corretto e “come dovrebbe essere”, non è in dote, si parla solo di verità.

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