“Voci prime”, il nuovo romanzo di Cinzia Demi

Articolo di Redazione

Cinzia Demi, nativa di Piombino, vive a Bologna, dove si è laureata in Italianistica e porta avanti un’intensa attività culturale nel campo della poesia, pubblica libri tradotti in tutto il mondo, traduce lingue neolatine e organizza importanti eventi letterari. In passato ho avuto modo di leggere alcune sue raccolte di poesia, intense e pervase di un lirismo vicino alla poetica di Caproni, questa volta ho apprezzato un romanzo composto da una serie di storie legate da identico filo conduttore, con una protagonista che riporta narrazioni al femminile, siano madri, figlie, consorti, compagne, vedove … Tutto sotto il simbolo del giglio di mare, un fiore nato dal latte perduto da Era, moglie di Zeus, mentre Ercole succhiava il nettare materno con troppa foga. Bellissima la storia del latte schizzato in cielo per generare la via Lattea e sulle spiagge per dare vita ai gigli, quasi un racconto nel racconto, citato dall’autrice. Le storie contenute in Voci prime sono narrate da Sara, derivano da incontri in sede lavorativa, sono storie di donne che rivelano mancanze e problemi, vicissitudini complesse, situazioni di disagio e di malessere affettivo. Sara è un alter ego dell’autrice, che è entrata in contatto con le storie in sede lavorativa e ha deciso di riferirle in un libro dando corpo romanzesco a esperienze di vita. Il romanzo è preceduto da citazioni prelevate da Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez, una sorta di guida letteraria per l’autrice, che si fa accompagnare nel difficile percorso di rendere in prosa frammenti di vita vissuta. Alla base ci sono racconti di violenze subite, psicologiche e morali, materiali e concrete, così come vengono affrontati problemi come le unioni civili, le adozioni, il desiderio di maternità, la necessità di emigrare e la sindrome di down. Un libro da leggere per riflettere sul mondo femminile e sulle problematiche che attraversano l’esistenza di una donna. (Gordiano Lupi)

Cinzia Demi dirige con Giancarlo Pontiggia la collana di poesia Cleide, (Minerva). Cura per il sito culturale italo-francese “Altritaliani” la rubrica Missione Poesia. Ha pubblicato per la poesia, la saggistica e la narrativa con Prova d’Autore, Raffaelli, Puntoacapo, Carteggi Letterari, Fara, Pendragon, Minerva. Tra le pubblicazioni in poesia Il tratto che ci unisce (Prova d’Autore, 2009); Incontri e Incantamenti (Raffaelli, 2010); Ero Maddalena e Maria e Gabriele. L’accoglienza delle madri (Puntoacapo 2013, 2015): In nome del mare (Carteggi Letterari, 2017). Per la saggistica si ricorda il volume Ritratti di poeta. Cinque anni di Missione poesia e di Un thè con la poesia (Puntoacapo, 2019). Tra le pubblicazioni parodiche Incontriamoci all’Inferno, parodia di fatti e personaggi della Commedia (Pendragon, ultima edizione 2020). È stata tradotta in inglese, francese, romeno, ungherese, arabo. Collabora con la collana AltreScritture (Puntoacapo) per le traduzioni nelle lingue neolatine. Tra gli eventi che organizza: Un thè con la poesia, ciclo di incontri con la grande poesia contemporanea (Grand Hotel Majestic di Bologna); Populonia in Arte, Festival di poesia e arti varie (Comune di Piombino). Tra gli artisti con cui ha collaborato: Raoul Grassilli, Ivano Marescotti, Gabriele Marchesini, Diego Bragonzi Bignami. È presidente di EstroVersi, associazione di promozione dell’arte e della cultura.

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