Margherita Vicario ha fatto Bingo, per davvero!

Articolo di Alberto Maccagno

Margherita Vicario ha fatto Bingo, per davvero. Ma cosa rende veramente intrigante il nuovo album della cantante romana?

Beh, sicuramente il fatto che Bingo, in una proposta pop italiana gerontocratica (rientrano nella “crazia” anche i tanti giovani-vecchi) e pigra di curiosità come quella attuale, spicchi per essere un lavoro carico di contenuto, passione e sincerità, vitale in ogni sua espressione e figlio di differenti realtà e influenze.

Sono tanti e diversi tra loro i mondi che ispirano l’artista, la quale, armata di penna e microfono, ci apre le porte della sua sensibilità per entrare in ognuno di questi, a tratti in punta di piedi mentre alle volte con audacia, senza paura di far rumore.

A brani divertenti e provocatori come Orango Tango e Giubbottino, traccia essenzialmente femminile e, per certi versi, femminista, si alternano istantanee di cristallina delicatezza quali Come Va, il migliore estratto dall’opera, Fred Astaire e Come Noi. Particolarmente ipnotica ed ermetica risulta essere, invece, Abauè / Morte Di Un Trap Boy, di cui risulta molto godibile anche il videoclip ufficiale e dalla quale traspare una critica alla cieca adorazione del materiale e dell’immagine che pervade i nostri tempi.

Nella produzione di Davide “Dade” Pavanello si mescolano i colori del hip hop con quelli della musica elettronica, le atmosfere internazionali e tribali con quelle tricolori, dando vita, con l’aggiunta di un pizzico di sperimentazione e psichedelia, a un tappeto sonoro in grado di esaltare tutte le doti di Margherita Vicario.

La scelta delle collaborazioni è minimale e impeccabile. Al nome di Elodie, altra voce che ha saputo distinguersi nel coro del mercato musicale nostrano grazie a un’interessante ispirazione urban e a una visione artistica di più ampio respiro, si aggiungono quelli di Izi e Speranza, due rapper non facilmente malleabili, soprattutto il secondo, ma che riescono a ritagliarsi uno spazio pregevole nella tracklist, arricchendone il contenuto e uscendone valorizzati.

Margherita Vicario, con Bingo, mette sul tavolo una scrittura fatta di rap, pop, di una palpabile vena cantautorale e di tanta critica sociale, riuscendo nell’intento di essere sempre interessante e mai paraculo, sollevando polemiche sostanziose ed evitando facili claim populisti (vedi Mandela e Troppi Preti, Troppe Suore).

Inoltre, ad arricchire il tutto è indubbiamente un timbro vocale in grado di avvolgere nel calore e nella potenza tutte le canzoni, nonostante qualche imprecisione tecnica e canora.

Insomma, tanti colori e altrettante sfumature di grigio in quello che, senza dubbio, è uno dei dischi più interessanti e sfaccettati usciti in anni e anni di musica pop italiana.

TRACKLIST:

1. Bingo
2. Orango Tango
3. Come Va
4. Troppi Preti, Troppe Suore
5. Xy (ft. Elodie)
6. Fred Astaire
7. Dna (Oh Putain!)
8. Come Noi
9. Abaué / Morte Di Un Trap Boy
10. Mandela
11. Romeo (ft. Speranza)
12. Giubbottino
13. Pincio
14. Piña Colada (ft. Izi)

Margherita Vicario, Bingo.
14 maggio 2021, Island Records / INRI Torino.

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