Red Bull 64 Bars, The Album: l’energia del rap italiano nel 2021

Articolo di Alberto Maccagno

Un album di incontri e scoperte, affermazioni e conferme, prese di posizione e sfide aperte.

Red Bull 64 Bars, The Album è il meglio che ci si potesse aspettare per il rap italiano nel 2021. Ottima ricerca dei suoni, una buona dose di sperimentazione e tanta voglia vera di fare bella musica.

Quattordici tracce in cui altrettanti produttori mettono le proprie abilità al servizio di tredici rapper (vista la doppietta firmata dal sempreverde Marracash), i quali ricambiano col proprio stile, le proprie metriche e i rispettivi flow. Il tutto, ovviamente, sponsorizzato da Red Bull.

Lungo la tracklist si passa dal rap originario e stiloso di Ernia, Geolier e Lazza, carico di rime e punchline, alle sperimentazioni più bizzarre di Izi e della next up Blanco, abili nel giocare con le melodie e nell’interpretare in modi non convenzionali i propri brani.

Degne di nota sono anche le prestazioni di un ritrovato rapper Rkomi, più vicino al sé stesso di Io In Terra ma con ancora tanta voglia di scoprire e tentare nuove mosse, quella di Beba, tra le migliori dell’intero progetto, e quella di un Carl Brave in grandissimo spolvero, in grado con un solo freestyle di annullare il senso di noia che pervadeva l’album Coraggio e di togliersi più di qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di un collega con cui, recentemente, erano affiorati diversi screzi, ossia il milanese Vacca. Infine, Pyrex, membro del collettivo capitolino Dark Polo Gang, dà vita a un degno sequel dell’ormai storica Principe Pyrex, sul potente beat di Dade, con la traccia Dennis Rodman.

Musicalmente, l’opera alterna le atmosfere scure e i drum kit ossessivi della trap con sfumature latine e con le casse dritte dell’elettro, senza farsi mancare una leggera venatura punk nel pezzo di Blanco, Dio Perdonami, prodotto dal giovanissimo Drast (Psicologi) col quale forma una coppia di diamanti grezzi dell’hip hop nostrano, da tenere d’occhio per il futuro.

Ottime risultano essere anche le strumentali realizzate da Luché, Marz, Gemitaiz, Dat Boi Dee e Low Kidd. Insomma, un parterre di artisti di serie A, alcuni già affermati e rispettati come Gué Pequeno, il quale porta a casa un altro bel risultato artistico con la sua Venezuela, prodotta da Shablo, e altri su cui scommettere, come Sina, autore di una strofa stracolma di citazioni al mondo Club Dogo e dintorni degli anni 2000.

Le compilation come Red Bull 64 Bars, The Album stimolano da sempre la creatività dei rapper e dei musicisti in generale, creando un senso di sana competizione e sfida tra i coinvolti che dà vita a brani di pregevole fattura, in grado di sollevare l’asticella della qualità nella scena e di garantire ulteriori passi avanti nell’evoluzione del genere urban in Italia, al di là delle correnti del momento e delle mode passeggere.

TRACKLIST:

1. Lewandowski VIII (Ernia, Greg Willen)
2. Cuore Dollari (Rkomi, Junior K)
3. Rap Tutorial (Geolier, Luché)
4. La Prossima Volta (Gemitaiz, Carl Brave)
5. Dio Perdonami (Blanco, Drast)
6. L€BRON (Carl Brave, Gemitaiz)
7. Wimbledon (Beba, Dat Boi Dee)
8. Dennis Rodman (Pyrex, Dade)
9. Draft (Sina, Pherro)
10. Santa Bandana (Izi, Low Kidd)
11. 64 Barre Di Paura (Marracash, Marz)
12. Venezuela (Gué Pequeno, Shablo
13. Mezzo Sport (Lazza, Drillionaire)
14. 64 Barre Di Vittoria (Marracash, Crookers & Nic Sarno)

Red Bull 64 Bars, The Album.
27 maggio 2021, Universal Music Italia.

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