California, cede il sistema fognario. Si rischia un nuovo disastro ambientale

Articolo di C. Alessandro Mauceri

Nuovo duro colpo per una delle aree più belle (e turistiche) della costa californiana. Oltre venti milioni di litri di liquami non trattati si sono riversati in un corso d’acqua per il controllo delle inondazioni di Carson e sono poi finiti in mare. “È la più grande fuoriuscita che abbiamo mai avuto”, ha dichiarato Bryan Langpap, portavoce dei distretti sanitari della contea di Los Angeles.

A causare quello che rischia di diventare un nuovo (l’ennesimo) disastro ambientale in California la rottura di un tubo di cemento di 48 pollici. Le acque reflue fuoriuscite da un tombino sulla 212th Street si sono riversate velocemente nei condotti di scarico e nel canale di Dominguez, un corso d’acqua per il controllo delle inondazioni che copre più di 15 miglia, da Hawthorne fino al porto di Los Angeles. Dal canale i liquami si sono riversati nell’Oceano Pacifico.

Alcuni funzionari hanno avanzato l’ipotesi che a causare il disastro potrebbe essere stato il fatto che è di vecchia costruzione. Infatti, risalirebbe al 1960 (e da allora non sarebbe mai stato sostituito). “Abbiamo un progetto per sostituire questi scarichi fognari; ma quel progetto non è stato ancora realizzato”, ha detto Langpap. “Sono sicuro che il problema è legato all’età [della conduttura, n.d.r.], ma qual è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, non lo sappiamo ancora”.

Intanto molti hanno lanciato un grido d’allarme sui danni che questo sversamento sta causando sull’ambiente (e per le persone). Secondo l’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti, se non trattate le acque reflue potrebbero esporre i nuotatori ad agenti patogeni. Anissa Davis, ufficiale sanitario di Long Beach City, ha dichiarato che gli ispettori stavano “monitorando la qualità dell’acqua lungo i siti di spiaggia interessati”. Intanto, almeno cinque spiagge sono state chiuse su indicazione del Dipartimento di Sanità Pubblica della Contea di Los Angeles. C’è anche chi ha cominciato a calcolare i danni che questo incidente causerà alla comunità. Molti turisti hanno annullato il proprio viaggio nella zona. Anche eventi previsti da mesi sono stati cancellati, come il 70esimo Polar Bear Swim annuale che avrebbe dovuto svolgersi a Cabrillo Beach.

Quello dei giorni scorsi è solo l’ennesimo disastro ambientale che colpisce questa parte della California: a settembre 2021 un incendio scoppiato in un magazzino di prodotti di bellezza a Carson aveva causato l’emissione di sostanze chimiche nel canale di Dominguez che scorre proprio a fianco della cittadina. Tutta la zona era stata ricoperta da un fetore insopportabile (i cittadini di Carson l’avevano chiamata “la puzza della morte”) causato dalle tonnellate di idrogeno solforato che si erano riversate nel canale dopo l’incendio. Pochi mesi prima, 17 milioni di galloni di acque reflue grezze erano stati scaricati nella baia di Santa Monica a causa di un guasto all’impianto di trattamento delle acque reflue a Los Angeles.

Ora la città californiana di Carson è stata colpita di nuovo e inondata da oltre 32 milioni di litri di liquami poi riversatisi in mare. Secondo alcune stime, quello dei giorni scorsi sarebbe il secondo disastro ambientale mai affrontato dalle autorità cittadine e dalla contea.

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