José Abelardo Franchini e la tempesta di Santa Rosa, all’inizio di settembre

Articolo di Paolo Maria Rocco

Una mattina di pioggia, il 2 settembre 2021, è arrivata, alla fine, la Tempesta di Santa Rosa.

Il giorno prima avevo visto le immagini di Buenos Aires, bagnata dai rovesci. C’era stata un’allerta praticamente in tutti i Distretti della Pampa Húmeda e del sud del Litoral.

E così, tra il sogno e la veglia, mi erano venute in mente le immagini della Fine della 2° Guerra Mondiale e la musica del Tema “1 maggio” dei Bee Gees, con la voce di Andy Gibb, il Leader del Gruppo Musicale Anglo-Australiano, che piaceva a Carlo, il mio Fratello1 deceduto a causa di un intervento chirurgico.

Le immagini dei bambini-soldato, nell’uniforme della Wermacht, salutati da Adolf Hitler, il Führer, o mentre imparano ad usare il Panzer-Faust, e quelle degli Anziani che piazzano “trappole” anticarro per le strade di Berlino. E la Germania, il Paese con le sue città distrutte dai Bombardieri degli “Alleati”, soprattutto dal nordamericano B 29, e le sorti del Paese di Wilhelm Hegel dopo la sconfitta della Prima Guerra Mondiale, la caduta della Dinastia Hohenzollern, la tentata Rivoluzione Socialista guidata da Rose Luxembourg e Karl Liebknecht nel 1919. I due che sarebbero stati poi uccisi dalle Forze della Reazione.

E continua a gocciolare sul tetto di zinco… Quello della Guerra contro l’Unione Sovietica era servito alle truppe russe per arrivare a Berlino e abbattere la Svastica della Cancelleria del Reich, e poi si sarebbe formata la Repubblica Democratica Tedesca nel territorio conquistato dalle truppe di Josip Stalin, e il socialismo sarebbe finalmente arrivato nella terra di Karl Marx e Friedrich Engels, dove nel XIX secolo era nato il Partito Socialdemocratico.

È una mattina piovosa, dopo mesi di siccità nelle Sierras. Adesso ha smesso di piovere sebbene si possa ancora sentire il rombo del tuono in lontananza. Tanta lotta, tanto dolore, la mia ex amica Adriana Casteig di Villa General Belgrano aveva rifiutato la mia proposta di riprendere l’amicizia. Si vede che le mie frecce erano state accurate, l’avevo trattata come una meschina, una settaria, una reazionaria, ma lei aveva ragione.

È la Tempesta di Santa Rosa, in un inizio di Settembre, in Argentina, il Paese in cui sono arrivati tanti immigrati italiani, tedeschi, svizzeri, ebrei-russi, spagnoli: dai Paesi Baschi, dalla Galizia, da Valencia, dalla Catalogna, dall’Aragona. Irlandesi, gallesi, nordici e di altre origini, in un destino legato all’Europa. Vorrei proprio addormentarmi, il tuono suona più vicino. Sì, è una notte di Evocazioni, forse di angoscia? Di ricordi, di nostalgia, di sogni visionari, o dei miei stessi sogni, troncati dalla Realtà.

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