Versi di Pace: Angela Ganci recita la poesia “Anime a soqquadro” come inno contro la guerra

Articolo di Domenico Letizia

Si è svolto lo scorso giovedì 10 novembre 2022, dalle ore 17,30 alle ore 20, un importante evento di ampio respiro nazionale e sociale inneggiante alla pace e al rifiuto di ogni forma di guerra e sopruso. La sede prescelta è stata l’Istituto San Luigi di Acireale, dove vi è stata la presentazione del nuovo libro “Versi di pace”, edito dal giornale “La Voce Dell’Jonio”, con la presentazione della poesia “Anime a soqquadro” della dottoressa Angela Ganci, psicologo, psicoterapeuta, scrittrice e giornalista di Palermo. La poesia è stata pubblicata all’interno del Volume edito dal prestigioso periodico d’informazione cattolica fondato da Orazio Vecchio, e prima in ordine di declamazione all’interno della prestigiosa kermesse. Presente anche l’autrice dei disegni del Volume, l’artista Pina Di Bella. Iniziative importanti che vogliono spingere, anche attraverso l’arte, la cultura e la poesia, alla promozione della pace e che giungono mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha definito il ritiro russo da Kherson come “l’inizio della fine della guerra”, durante la sua visita nella città liberata dall’occupazione di Mosca.

Il capo dello Stato ucraino ha trascorso trenta minuti in visita nel capoluogo. “Stiamo andando avanti”, ha detto Zelensky, citato da Reuters sul suo portale web, rivolgendosi alle truppe davanti all’edificio dell’amministrazione nella piazza principale. “Siamo pronti per la pace, la pace per tutto il nostro Paese”, ha rilanciato il presidente. Nel XIX secolo il male esistenziale della guerra è rappresentato in figure individuali. “Mai più la guerra!” scrisse Käthe Kollwitz su un manifesto del 1924, che simboleggiava con audaci tratti di carboncino la sofferenza delle persone e le amare esperienze in tempo di guerra. Era una delle poche donne, insieme a Dix, Beckmann o Grosz, con una visione implacabilmente onesta degli orrori e delle crudeltà della guerra, facendo appello allo stesso tempo alla compassione e all’umanità, insieme a Tolstoj e Picasso che simboleggiano gli opposti tra guerra cattiva e pace buona. Infine, nel XX secolo è emersa un’arte contro le guerre in Vietnam e in Corea, che ha permesso agli artisti di prendere posizione e interpretare il tema in un modo individuale.

Anche Chiara Lubich commissiona un mosaico nel 1965 come segno di pace. Per gli interessati alla pubblicazione “Versi di Pace” è possibile richiedere il volume presso la Libreria Veritas, Via Genuardi, ad Acireale.

Per visionare la declamazione della poesia della dottoressa Ganci:

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