“Una donna per amica”, un film che delude? Forse…

Articolo di Gordiano Lupi

Non sono queste le commedie che risolleveranno il cinema italiano. Giovanni Veronesi spreca la sua competenza tecnica per girare una storia esile e asfittica, prevedibile, monocorde, che mostra limiti di sceneggiatura sin dalle prime battute.

Francesco (Di Luigi) è un avvocato milanese che vive e lavora a Lecce, difende casi difficili come quello di Cecilia (Cucciari) – che ha tentato di tagliare gli attributi al marito – e fa il consigliere comunale. Ha una grande amica di origini francesi come Claudia (Casta), una pazza scatenata che lo costringe a partecipare a improbabili feste e si occupa di una sorella tossicodipendente (Solarino). Claudia e Francesco tentano di instaurare rapporti con altri partner ma alla fine si rendono conto che tra loro non può esserci soltanto amicizia. Francesco vorrebbe qualcosa di più dalla ragazza, ma non è contraccambiato. La morale – quasi un luogo comune – è che “non può esserci amicizia tra un uomo e una donna”. Tutto in questo film sa di già visto e già detto, a parte un finale molto originale, che non rivelo per non togliere il piacere di vederlo.

Giovanni Veronesi è molto abile nel fotografare una Puglia assolata e bianca, tra masserie e tramonti sul mare, gira con movimenti di macchina compassati e avvolgenti, ma purtroppo è la storia che latita. Un film inutile, nel quale spicca l’improponibilità di Fabio Di Luigi come attore carismatico, sempre uguale a se stesso, adatto per una fiction televisiva, ma inefficace per un lavoro cinematografico di ampio respiro. Laetitia Casta è bella e sensuale, ma la recitazione dovrebbe basarsi anche su altri elementi, mentre la sua interpretazione risulta artefatta. Nel grigiore generale spiccano Valeria Solarino, Geppi Cucciari e Monica Scattini, mentre la cabarettista Virginia Raffaele pare del tutto fuori luogo in un lavoro che vorrebbe essere una commedia sofisticata. Preferivamo Giovanni Veronesi nelle vesti di autore dei film di Francesco Nuti, perché le idee erano più originali e meno sfruttate rispetto a queste produzioni di taglio televisivo. Salviamo alcune gag comiche interpretate da Fabio Di Luigi (la polizia che lo ferma ubriaco, il metal detector che suona…) e la perfetta ambientazione salentina. Per il resto buio totale.

Regia: Giovanni Veronesi. Soggetto e Sceneggiatura: Ugo Chiti, Giovanni Veronesi. Produttore: Domenico Procacci. Distribuzione: Warner Bros Italia. Durata: 88’.  Interpreti: Fabio Di Luigi (Francesco), Laetitia Casta (Claudia), Valentina Lodovini (Lia), Adriano Giannini (Giovanni), Valeria Solarino (Anna), Monica Scattini (Elga), GeppiCucciari (Cecilia), Virginia Raffaele (la ragazza che parla strano), Flavio Montrucchio (Luca), Antonia Liskova (Linda).

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