“Canzoni da Intorto”, un album di Guccini che arriva dalla tradizione

Articolo di Paolo Quaglia

A dieci anni dal suo ultimo lavoro torna a cantare il maestrone Francesco Guccini. Era il 2012 quando il Bob Dylan italiano annunciava, dopo L’ultima Thule, il suo addio al palcoscenico: Oggi Guccini ha deciso di tornare a fare il mestiere dando alle stampe Canzoni da Intorto, un album di cover “popolari” che arrivano dalla tradizione . Presentato alla bocciofila Martesana di Milano, il disco contiene pezzi che hanno significato molto nella storia Italiana e in quella di Francesco. Brani che richiamano momenti tra amici, arrangiati in chiave folk e da ritmi balcanici. Undici perle che arrivano dal secolo passato, epiche in musica dallo straordinario potere evocativo che arrivano fisicamente al pubblico.

Rinunciando allo streaming l’artista vuole ristabilire un contatto personale tra la sua musica e il pubblico. Un supporto che di questi tempi diventa poetico e aiuta a rivivere le atmosfere della socializzazione priva di qualsiasi metaverso. Il titolo ricorda l’intorto che si faceva un tempo con le ragazze e di conseguenza quelle feste dove il vinile o la chitarra facevano da collante alla nascita di sentimenti senza alcuna parentesi virtuale. Guccini dichiara non a caso di non sapere nemmeno cosa sia lo streaming, una frase appropriata per presentare il suo lavoro che mira a smuovere la vita facendo tornare la presenza valore aggiunto.

Raccontando la sua esperienza personale Il maestrone tira fuori la classe del grande narratore incantando la platea di addetti ai lavori. Storie che parlano di Liberazione e dei soldati americani da cui il piccolo Guccini sentì per la prima volta Bing Crosby. Da quel momento l’artista cominciò a collezionare canzoni che l’hanno accompagnato fino ad oggi. Sul palco un signore di ottantadue dimostra ancora tutta la sua poesia e la sua coerenza nel parlare di musica con ironia e profonda passione. Da i Morti di Reggio Emilia , una locomotiva ante litteram, a Sei minuti all’alba sono i titoli che Canzoni da intorto propone direttamente dalla voce storica di un grande della musica italiana.

Con digressioni alla poesia “ Quella cosa in Lombardia “ o la ballata “ Green Sleeves” il nuovo lavoro di un’artista arriva nel 2022 per le nuove generazione e chiunque abbia voglia di farsi trasportare nella malinconia creativa del passato e del presente. Musica, quella di Canzoni, che diventa pura narrazione in grado di proporre una fruizione differente e portatrice di emozioni non mediate da alcun mercato o interesse economico.

TRACKLIST

01. Per i morti di Reggio Emilia

02. El me gatt

03. Barun litrun

04. Ma mì

05. Tera e aqua

06. Le nostre domande

07. Nel fosco fin del secolo morente

08. Greensleeves

09. Quella cosa in Lombardia.

10. Addio a Lugano

11. Sei minuti all’alba

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