Lavori iniziati e mai finiti, con danni materiali e di immagine, assenza di sicurezza

Articolo di Redazione

La multa è arrivata: sono 500 mila euro inflitte da Agcm Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, dopo le segnalazioni inviate da Federconsumatori Sicilia, che ha regalato una penosa ribalta nazionale alla Sicilia, ancora una volta in negativo, con notevole danno di immagine. Non sono bastati quasi 5 anni per mettere in sicurezza le Autostrade siciliane, anzi le condizioni si sono aggravate e i siciliani dopo le continue promesse fatte da tutti e a tutti i livelli, non possono più aspettare. Le promesse di fine lavori sistematicamente posticipate, hanno fatto perdere credibilità ai dirigenti del Cas e alla Regione che li ha imposti. Siamo lontanissimi dagli standard europei e l’affanno dei vertici è evidente, cercano di tappare falle che si aprono continuamente. A Messina sul viadotto Ritiro da oltre 10 anni si cammina pericolosamente ad una corsia (attualmente i lavori vanno a rilento), la frana di Letojanni si avvicina agli otto anni (attualmente i lavori sembrano fermi).  Queste sono opere che condizionano pesantemente gli utenti paganti siciliani, i turisti e il trasporto su gomma, tutti ostaggio della inefficienza. I tempi si allungano, con scuse varie e promesse di fine lavori, ma poi i nodi vengono al pettine ed ecco l’incendio nella galleria Telegrafo direzione Palermo del 24 dicembre, che ha provocato la chiusura dell’autostrada A20. Le immagini riportate dai media hanno mostrato il degrado e la pericolosità della galleria Telegrafo, l’evento avrebbe dovuto costringere alle dimissioni i vertici del Cas (Ente imposto in violazione dell’art. 14 lettera G dello Statuto regionale) ed invece vediamo che sono stati premiati con l’inizio della procedura che porterà, nei prossimi mesi al rinnovo della concessione. Domenico Interdonato di Cittadinanzattiva denuncia da tempo “le condizioni minime di sicurezza sono inesistenti, mancano le colonnine SOS su alcuni tratti, anche nelle pericolosissime gallerie, gli alberi di alto fusto a bordo strada sono spesso caduti sulle auto in transito, provocando incidenti e feriti, l’asfalto nuovo sull’A18 non drenante è stato ripristinato in tanti tratti, continuamente si notano le fessurazioni color terra e dopo le piogge si trasformano in buche. Da Tremestieri fino a Rometta si notano restringimenti ad una corsia su quasi tutti i viadotti, chiaro segnale di allarme e di grande pericolo, lanciato dall’Ing. Placido Migliorino ispettore ministeriale che ha messo a nudo la pericolosità dell’A18 e della A20. Le ispezioni dell’ing. Migliorino sono servite a farci capire la pericolosità delle due tratte. Da notare il periodico cambio di Ministri al Ministero delle Infrastrutture (ne sono cambiati sette negli ultimi dieci anni) è un grande spreco di energie, perché non si riesce a pianificare nulla in prospettiva. Il ministro precedente aveva inviato l’ispettore per capire la reale situazione delle due tratte e vista la gravità si poteva immaginare il non rinnovo della concessione al Cas. La recentissima iniziativa ancora da definire fatta dal Ministro Salvini di rinnovare la concessione, è stata infelice e tutti noi ci auguriamo venga opportunatamente stoppata”. In conclusione viste le gravi carenze e la mancanza delle condizioni minime di sicurezza. CittadinanzAttiva sollecita l’abolizione immediata del pedaggio e il declassamento delle autostrade A18 e A20.

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