“Delta”, un lavoro con ottima cura formale

Articolo di Paolo Quaglia

Elia è un esule che torna nelle sue terre al seguito di predatori . Il gruppo si stabilisce nella profonda Romagna per dedicarsi alla pesca illegale. Bracconieri ma anche storie di vita la cui disperazione porta in dote scelte malate. Dall’altra parte c’è un’associazione d’indigeni il cui scopo è la difesa del territorio. Osso, il loro leader, comincerà una faida con quel vecchio paesano ormai passato al lato oscuro. Due uomini disposti a tutto perché privi di una ragione si fronteggeranno non guardando in faccia alle conseguenze.

Delta è un film del 2022 diretto da Michele Vannucci. Interpretato dalla coppia Alessandro Borghi, Luigi Lo Cascio questo western moderno fa della disperazione una serenità. Gli ambienti grigi sintetizzano le vite di personaggi disillusi le cui cause forzate hanno fatto loro perdere il senno. Un territorio dove la legge non ha effetti e l’identità è l’unica certezza cui aggrapparsi. Il fiume Po fa da contorno a una storia di passaggio che cresce a dismisura come l’ego dei protagonisti. In Delta non esiste bene o male ma solo esperienze di vita: un passato personale che sembra non lasciare spazio ad alcuna mediazione. In realtà le cause sono il pretesto per continuare a vivere a latitudini difficili da sopportare.

I protagonisti sono la faccia opposta di se stessi tanto da completarsi nella tragedia incombente. Elia è ruvido al limite della violenza estrema, Osso è un mediatore che perde il controllo trasformandosi in truce. Storie di frustrazione perfettamente inserite da Vannucci in un contesto storico preciso fanno del film un prodotto di buono spessore. In Delta c’è azione ma anche una parte gialla al servizio di una descrizione viva e puntuale di ambienti post apocalittici. I dialoghi sono imprecisi volutamente per trasmettere la parzialità d’individui senza uno scopo intenti a sfidarsi per deboli ragioni. Un lavoro discreto quello del regista che prova a raccontare, riuscendo, una vicenda poco comune nel cinema italiano. Un buon racconto di angoli ovattati in un tempo dove tutto sembra limpido. Si assiste a un lavoro con ottima cura formale che potrebbe giocarsela con titoli molto più blasonati, ma preferisce una nicchia del tutto rispettabile.

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