“Paradise – Una nuova vita”, una piccola storia sceneggiata molto bene

Articolo di Gordiano Lupi

Il cinema italiano non è morto, almeno quello con ambizioni culturali, il cosiddetto cinema d’autore, perché tra le pellicole meno promosse e poco viste spesso troviamo dei piccoli gioielli. Uno di questi è la commedia surreale Paradise – Una nuova vita che prima Rai Movie, poi Rai 5 (il cinema senza interruzioni pubblicitarie, come voleva Fellini) hanno programmato nel ciclo Mai visti prima. Merita davvero una visione questa piccola storia interpretata da due bravi attori come Vincenzo Nemolato (La kryptonite nella borsa, Martin Eden, L’ombra del giorno …) e Giovanni Calcagno (Il racconto dei racconti, Il traditore, Spaccaossa …), per la regia del triestino Davide Del Degan, non così esperto, ma non lo dà a vedere. Soggetto e sceneggiatura dello stesso Del Degan, con la collaborazione del più navigato Andrea Magnani, per narrare la storia di Calogero, venditore di granite, in fuga dalla Sicilia dopo aver denunciato un killer mafioso. Calogero entra nel programma di protezione testimoni, si trova a vivere da solo nel residence abbandonato Il Paradise, a Sauris, tra le bianche montagne ai confini con la Slovenia. Nel paese nevica sempre, il solo svago è un ballo tirolese di gran moda e agli occhi di Calogero è cosa da finocchi, si chiama Schuhplattler, consiste nel darsi sculaccioni e botte. A Sauris per ironia della sorte Calogero incontra un altro Calogero: il killer che ha denunciato e spedito in galera, pure lui inserito nel programma di protezione. La famiglia di Calogero resta in Sicilia, la moglie non è d’accordo con il gesto compiuto dal marito e finisce per vendere alla mafia il killer, diventato collaboratore di giustizia, pur di salvare la pelle al compagno. Finale che non ti aspetti e che non racconto. Un film interessante, impaginato come un thriller di mafia ma con i toni della commedia grottesca, resa benissimo dal volto indimenticabile di un attore come Nemolato. La Sicilia è lontana, a Calogero restano solo il carrettino delle granite e un puzzle dell’isola che perde pezzi giorno dopo giorno, ma anche un nuovo amico inaspettato. Una piccola storia sceneggiata molto bene, ambientata tra le montagne friulane, fotografata tra grandi spazi innevati e vicoli di paese, interpretata da attori ben calati nei personaggi, scritti con dovizia di particolari e resi credibili. Sottotitoli provvidenziali per la parte recitata in siciliano. Non era scontato, di questi tempi. Cercate Paradise, ne vale la penna. Non è difficile trovarlo su RaiPlay.

Regia: Davide Del Degan. Soggetto e Sceneggiatura: Davide Del Degan, Andrea Magnani. Montaggio: Luigi Mearelli. Fotografia: Debora Vrizzi. Musiche: Luca Ciut. Case di Produzione: Pilgrim, Atalanta, Rai Cinema. Distribuzione (Italia): Fandango. Lingua Originale: Italiano, Siciliano (con sottotitoli). Paesi di Produzione: Italia, Slovenia. Anno di Produzione: 2019. Durata: 85’. Genere. Commedia, Thriller. Interpreti: Vincenzo Nemolato (Calogero), Giovanni Calcagno (Calogero, il killer), Katerina Kas (Klaudia), Claudio Vasile (Cozzo), Branko Zavrsan, Selene Caramazza (Lucia), Andrea Pennacchi (poliziotto), Claudio Castrogiovanni, Domenico Centamore, Lorenzo Acquaviva.

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