Ignazio Condello, uno studioso siciliano straordinario apprezzato nel mondo

Articolo di Francesco Pira

“Chi dice che è impossibile non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo” con queste parole il grande Albert Einstein ha descritto il senso e il valore della volontà.

La forza di volontà rappresenta qualcosa che vogliamo e che desideriamo come: la capacità di decidere, la scelta di scoprire, l’opportunità di valutare e l’intenzione di raggiungere nuovi obiettivi.

I nostri interessi diventano la chiave di lettura per qualsiasi difficoltà. Ogni sogno per essere realizzato ha bisogno di essere nutrito dall’impegno e dalla motivazione e siamo noi che dobbiamo scegliere su cosa scommettere.

E c’è un ragazzo che ha raggiunto, pur essendo molto giovane, grandi traguardi. Questo ragazzo si chiama Ignazio Condello. Ha due genitori straordinari che lo hanno sempre sostenuto ed amato. Il papà Tito, insigne neurologo campione d’umiltà e la mamma Susy, professoressa delle superiori bravissima capace di stabilire con gli studenti un rapporto incredibilmente bello. Da due genitori così fantastici non poteva non venire un figlio eccellente. Ha un fratello più giovane Dario che sta complendo gli studi di giurisprudenza all’Università di Pisa.

Chi è Ignazio Condello? È nato ad Agrigento il 19/12/1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, presso il liceo classico Empedocle di Agrigento, si è laureato a Pavia in Tecniche della Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare e specializzazione a Padova Ecocardiografia di Base e Avanzata.

Negli anni, ha maturato interesse per la ricerca e la stesura di articoli scientifici. La sua carriera è stata incentrata sull’intelligenza artificiale applicata alle condizioni critiche del paziente cardiochirurgico e ha conseguito il Dottorato di ricerca su “Artificial Intelligence of Extracorporeal Technologies” presso SUSL Great London, UK. Questo filone di ricerca è stato il substrato che ha influenzato a livello internazionale la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie e biomedicali nell’ambito del machine learning e di next generation.

È diventato consulente sui Devices Biomedicali per il settore cardiopolmonare per le Aziende EUROSETS SRL Medolla e Livanova, UK. È attualmente titolare e ideatore di un brevetto, insieme ad un collega, di un Device che studia la polarizzazione elettrica dei globuli rossi per il calcolo invasivo della portata cardiaca.

Il continuo collezionare letteratura scientifica, 101 articoli indicizzati su pubmed, gli ha permesso di essere invitato presso l’università degli studi di Maastricht (UMC) Facoltà Health Medicine an Life Sciences, Cardio ThoracicSurgery e di conseguire un ulteriore dottorato di ricerca sul ruolo delle moderne tecniche e devices extracorporei sulla contemporanea Cardiochirurgia che ha portato a Termine e sta preparando la Tesi.

Svolge, inoltre, il ruolo di Head e Lead Perfusionist presso Anthea Hospital ed è il Responsabile della formazione e della qualità presso GVM Care & Research network ospedaliero Italiano.

Nel frattempo, continua a svolgere attività di divulgazione scientifica nel Mondo su invito ai congressi Internazionali, in particolare adesso Medio Oriente e Emirati Arabi.

L’impatto generato dalla tecnologia ha attraversato tutti gli ambiti della vita degli individui, dai più complessi ai più semplici. Ed è proprio il fatto che la tecnologia sia entrata così nel profondo del quotidiano di noi tutti che rappresenta l’aspetto più affascinante e pieno di interrogativi. Siamo entrati nell’era dell’Intelligenza artificiale, dove tutto assume contorni diversi e ci sono aspetti ancora poco conosciuti.

La tecnologia ci regala un mondo sempre più all’avanguardia e se gestita in modo corretto dà risultati grandiosi e la storia di Ignazio lo dimostra.

Quello di Ignazio è un progetto meraviglioso, fatto di studio, di pazienza e di costanza. Un giovane che ha saputo comprendere quali sono gli strumenti necessari per arrivare alla meta ambita. Un perfetto connubio armonico tra il fine e lo scopo che lo ha visto impegnato nella comprensione dei suoi punti forti e dei suoi punti deboli. Ha sviluppato anche la capacità di elaborare strategie per affrontare le situazioni inaspettate, riorganizzando la sua traiettoria e ripartendo con resilienza.

I giovani come Ignazio meritano l’occasione di conquistare il lavoro che immaginano come adatto alla loro vita. Purtroppo, i report e i numeri ci segnalano il contrario e questo non è giusto.

L’Italia vanta la presenza di grandi talenti che non devono essere obbligati a lasciare la propria terra d’origine e il proprio Paese.

Chiediamoci cosa abbiamo fatto e cosa stiamo facendo per supportare le nuove generazioni. La società deve dare ai preadolescenti e agli adolescenti la possibilità di realizzarsi, grazie alla presenza di figure di riferimento, ad ambienti disponibili ad accoglierli e alla positività delle proprie esperienze personali, per riuscire ancora a sperare e a credere che il mondo può ancora invertire la sua rotta. Tutti gli attori della società devono comprendere le fragilità di questo periodo storico e devono supportare i giovani.

Papa Francesco in diverse occasioni ha parlato dei giovani e ha consigliato loro di continuare a sognare perché “sognare non è mai troppo”. E ha aggiunto: “Quando una persona non sogna, quando un giovane non sogna questo spazio viene occupato dal lamento e dalla rassegnazione, della tristezza. Questi li lasciamo a quelli che seguono la ‘dea lamentela’! È un inganno: ti fa prendere la strada sbagliata. Quando tutto sembra fermo e stagnante, quando i problemi personali ci inquietano, i disagi sociali non trovano le dovute risposte, non è bene darsi per vinti. Quale maggior adrenalina che impegnarsi tutti i giorni, con dedizione, ad essere artigiani di sogni, artigiani di speranza? I sogni ci aiutano a mantenere viva la certezza di sapere che un altro mondo è possibile e che siamo chiamati a coinvolgerci in esso e a farne parte col nostro lavoro, col nostro impegno e la nostra azione”.

Parole forti e significative e io so che Ignazio è stato un bravo artista che ha lavorato al suo quadro. Un dipinto che ha preso forma giorno dopo giorno e che sicuramente verrà arricchito da altri colori stupendi. Oggi, Ignazio continua ad interrogarsi per capire le sue ambizioni e il segreto è proprio questo: continuare a porsi le domande giuste.

Auguro ad Ignazio un futuro ricco di infinite soddisfazioni e sono certo che non perderà mai di vista la sua enorme determinazione che lo condurrà verso destinazioni meravigliose.

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