Il Primo Circolo Didattico, prima scuola italiana della Repubblica dei Poeti, ancora una volta fa sentire la sue eco attraverso un solo vocabolo: Pace.
In questi periodi travagliati e di tensione mondiale sempre più tesa ad atteggiamenti belligeranti, la scuola deve farsi portavoce del Dialogo, della costruzione di viali comuni, sotto un unico vessillo.
Di seguito le parole della Dirigente che si rivolge a tutto il personale scolastico, che necessitano di essere espanse perché tutti i luoghi dell’istruzione possano educare al sentimento della pace e della cooperazione. È impossibile dire Pace se prima non è germogliata la volontà nei cuori di ogni singolo essere.
Cari studenti, docenti, famiglie, personale scolastico,
siamo giunti alla fine di un altro anno scolastico,
ma questo non è stato un anno qualunque,
è stato un viaggio,
un cammino fatto di apprendimento, crescita, sfide affrontate e superate, ma soprattutto di relazioni umane profonde. È stato un anno in cui ci siamo riscoperti comunità viva e pensante.
Abbiamo imparato che la scuola non è solo il luogo del sapere, ma un laboratorio di vita, un crocevia di idee, emozioni e sogni condivisi.
Quest’anno abbiamo scelto una parola, una sola, ma capace di contenere un mondo intero: Pace.
L’abbiamo scritta nei cartelloni, l’abbiamo letta nei volti, l’abbiamo vissuta nei gesti più semplici: un sorriso, una mano tesa, un momento di ascolto autentico.
La pace non è solo assenza di conflitto.
È rispetto, è gentilezza, è inclusione,
è la voglia di costruire insieme qualcosa che duri oltre una lezione, oltre un anno scolastico. Qualcosa che resti nei cuori, come un seme pronto a fiorire ovunque andremo. E oggi, mentre chiudiamo i libri e salutiamo compagni, colleghi e insegnanti, sappiamo che quel seme ci accompagnerà.
Perché educare alla pace significa costruire il mondo che vogliamo: un mondo dove le differenze uniscono, dove l’altro non è mai un ostacolo, ma un’opportunità di crescita.
Grazie a ciascuno di voi.
Grazie a chi ha insegnato con passione.
A chi ha studiato con impegno.
A chi ha saputo sbagliare con coraggio, e rialzarsi con determinazione.
Grazie a chi ha creduto nella forza del “noi”, giorno dopo giorno.
Ora è tempo di meritato riposo,
tempo d’estate, di sole, di nuovi orizzonti.
ma il nostro filo — quello della Pace — non si spezza, ci seguirà ovunque andremo, nei pensieri, nelle scelte, nei piccoli gesti.
E a settembre ci ritroverà: più forti, più consapevoli, più uniti.
Buone vacanze a tutti, con il cuore.
Maria Rosaria Fornaro.