Alle 11:00 di sabato 11 settembre 2021, dopo essersi insinuato nel territorio permeabile di Salsomaggiore Terme (PR) con una serie strabordante di appuntamenti ed eventi incentrati sul tema che ne determina inequivocabilmente il nome, il festival @cquechepassione giunge a uno dei momenti clou. A un passo dalla fine dell’estate e con un destino da attrazione permanente, apre finalmente i battenti presso gli spazi della Nuova Corte Civica Tommasini “L’Oro di Chini”, progetto multimediale – germogliato dall’esperienza di Visit Emilia e sviluppatosi con l’intuizione e l’operatività dell’Amministrazione comunale – che, nella forma immersiva di un racconto per immagini, musica e parole, intende celebrare lo stabilimento termale di Salsomaggiore terme dedicato a “Lorenzo Berzieri” e mettere in evidenza il genio artistico di Galileo Chini e dell’architetto Ugo Giusti, che realizzarono un’opera unica nel suo genere, conosciuta in tutto il mondo. Mossa dall’ambizione di valorizzare la visione e il talento di un artista poliedrico, troppo spesso considerato marginale per via di un’attività circoscritta nel campo della decorazione, la mostra consiste in una grande proiezione su schermi di design di un video di circa dieci minuti che racconta Salsomaggiore attraverso la celebrazione delle sue acque termali e la genesi dello stabilimento Berzieri, diventato fin dall’inaugurazione il simbolo della città, cambiandone per sempre la fisionomia urbanistica. La documentazione digitale ad alta definizione di Marco Stucchi permette di cogliere i dettagli degli apparati decorativi del Berzieri e i particolari mai visti dei dipinti di Chini. A questa superba fotografia viene combinata la motion graphic di Elena Bastianini, storica dell’arte, capace di dare vita ed esaltare le immagini di Stucchi, attraverso il racconto narrativo di Valeria Tedaldi. La supervisione scientifica è della storica dell’arte Maurizia Bonatti Bacchini, grande esperta di Galileo Chini e dello stabilimento termale stesso, che ha dedicato la propria vita allo studio e alla ricerca dei significati simbolici di cui è intessuto il Berzieri.
Il risultato è un percorso poetico, in grado di andare in profondità e di mostrare Chini come non si è mai visto, da una prospettiva stupefacente che meraviglia chi vive e chi visita Salsomaggiore, consegnando inoltre nuovi spunti di ricerca agli studiosi. Un censimento grandioso di immagini inedite che rimarranno per sempre nella storia e nel patrimonio culturale della città.
“L’Oro di Chini” luccica a Salsomaggiore Terme
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