“DONNA, SEI UNA PUTTANA!”, attenzione, non è quel che sembra

Articolo di Cosimo Abbatepaolo

C’è una parola/aggettivo vecchia quanto il mondo che definire urticante è davvero cosa poca e ingiusta e che ha totale e piena cittadinanza in quel circolo maschile fallocratico vizioso, retaggio di una sottocultura mediocre autoreferenziale ,sto parlando della stranota -Puttana- un flagello ancora, per tutte le donne, uno stigma che assume il più delle volte una giustificazione grottesca, crudele, cinica, a tutti i femminicidi, sottolineato in maniera distorta dai media, e quel giornalismo oramai becero che dovrebbe eccellere in quella disciplina che è la comunicazione, quella sposata, considerate le diverse implicazioni che poi ne dipartono e colpevoli loro stessi in questo gioco infamante, regalandogli maggior vigore, perché è proprio uno stigma quello del quale parlo, e nessun essere vivente dovrebbe essere marchiato/a come si fa con il sacro bestiame.

Ed è proprio in questo spazio che voglio decostruire la supremazia fittizia dell’ uomo, fondata sul nulla, trovandone conferma nella parola presa in analisi .

Insultare una donna sempre e comunque dandole della -Puttana-, volendola tale, o meglio , fantasiosa, creativa, passionale, vogliosa, perché anche la donna ha queste caratteristiche che sono proprio del genere umano, e non unicamente di dominio maschile, complice anche quell’istituzione fallita del tutto amorale, chiamata Chiesa, una vera associazione a delinquere nei confronti delle donne, la quale ha sempre voluto la donna, casta, vergine, come la pseudo Vergine Maria che vergine non era, il sesso un merissimo esercizio riproduttivo e non ricreativo, pena peccato mortale, le pene dell’ inferno, un deterrente da loro creato, proprio coloro che vivono pienamente una ricca vita sessuale, testimoniata dai tanti scandali e inchieste che nel corso degli anni si sono susseguiti e che tutt ‘ora proliferano.

Diversamente l ‘uomo, se la donna non fosse -Puttana- nella loro sghemba accezione, che sia nel vincolo del matrimonio o in un ipotetico amore, il tradimento sarebbe, è dietro l ‘angolo per viverlo appunto soddisfacentemente, con donne -naturalmente- creative, passionali ed è qui che casca l’ asino; desiderare una donna vogliosa, parimenti a noi, per poi insultarla umiliarla e nel peggiore dei casi ucciderla.

Ecco quanto piccolo e meschino ci appare il genere maschile, altro che supremazia, egemonia, predominio, primato, sovranità, che fa rima con mediocrità.

La donna, le donne ha/hanno tutto il diritto di essere, desiderare, vivere, e ricrearsi in tutti i modi possibili scelti da loro, proprio come l ‘uomo è, desidera, vive, e si ricrea senza nessun governo, richiamandoci ad un giusto ed ecquo rispetto.

Basta poco per cambiare il corso della storia -Perché dobbiamo essere sexy? Non possiamo essere semplicemente potenti?- dice la nota ballerina Yesenia Ayala .

Abbattiamo le nostre prigioni mentali, uccidiamo il preconcetto, abbiamo un muscolo il cervello, che se usato diventa trofico, un vero campione, diversamente atrofizzandosi ne avviene la morte.

L’opera è dello stesso autore dell’articolo

Instagram: @cosimo_abbatepaolo

Related Articles