Il Primo Poeta italiano professionista

Articolo di Bartolomeo Di Giovanni

La Poesia è un germoglio spontaneo forse velenoso, ma in elevate diluizioni diventa farmaco, proprio come funzione l’omeopatia: il simile cura il simile. Da diversi anni la poesia sta uscendo dai canoni antichissimi divenendo una vera professione, molti psicologi, psicoanalisti, affiancano alla terapia l’arte della scrittura. Scrivere è quel fiore germogliato la cui sostanza è velenosa, ma è questo stesso veleno che riconoscendo il pathos dello spirito ne diventa il medicamento. La Parola, nel corso della vita, attraverso le esperienze, incide l’anima, il vissuto non elaborato, ingoiato, si sedimenta negli organi creando delle strutture che inficiano sul funzionamento organico. il Soma è l’espiazione del non detto, del non vissuto fino in fondo e allora, ad un certo punto, il DIRE diventa una esigenza, e l’alta espressione della scrittura e della comunicazione diventano Poesia.

Essere poeti è una professione non del tutto riconosciuta, l’ispirazione non ha cartellino, non deve timbrare la presa e la fine del servizio giornaliero, bisogna essere reperibili per tutto l’arco delle ventiquattro ore. Il pioniere del riconoscimento della poesia come professione è stato Federico Faccioli, la voce contemporanea degli italiani che è anche riuscito a spezzare il circuito obsoleto del poeta inteso come colui che è dentro la sua stanza ogni giorno atto a comporre canti d’amore.

Un giorno presso l’ufficio comunale di Verona, mentre l’addetto compilava i documenti per la carta di identità, alla voce “Professione”, Faccioli volle che venisse scritto Poeta, è stato un momento che ha cambiato le sorti del Poeta, ovviamente ogni professione deve fornire, all’ufficio delle entrate il rendiconto delle spese. Federico pagava le tasse per la sua professione. Ovviamente quel momento passerà alla storia, in Italia però, la nazione dal passo lento, tutto si muove con flemma. Federico Faccioli, nel corso di questi anni, ha creato diversi movimenti poetici, tale da essere tra i più seguiti in Italia, ovviamente, sempre in Italia, il post mortem è una forma mentis difficile da estirpare, ci vuole sempre un pioniere che con una alta dose di consapevolezza rischia tutto per il suo tutto. Il Poeta Faccioli, scavalcando le ire del mondo accademico, dei colletti inamidati e dei calzini in coppia con la cravatta, percorre la sua strada trasformandola in un cammino colorato, stilizzato in modo originale. Nonostante le difficoltà della vita, ogni giorno, con una stravagante saggezza riesce ad arginare quelle piene che tentano di travolgerlo. Cosa poter esprimere verso il suo operato? Profonda Gratitudine.

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