“Mentre il Treno va” verso il “Muro di Phanny. Con la gentile concessione dei patrocini: WikiPoesia, WikiPace, WikiTeatro

Articolo di Redazione

Sabato 11 ottobre Baiano è diventato il centro delle arti, quale estensione della Piramide Culturale del movimento Empatico fondato da Menotti Lerro, pertanto “Mentre il Treno va”, ha allungato i suoi binari per raggiungere il Cilento. La presidente della Associazione Culturale Mente-Cuore Stefania Russo, e ideatrice del Muro degli Artisti battezzato il “Muro di Phanny”, inaugurato nella stessa giornata del Premio, ha definito questo momento: un sogno divenuto vita. Menotti Lerro ha espresso la sua viva commozione perché la cultura ha trovato in Baiano terreno fertile a differenza di altri luoghi dove tutto è ancora dormiente.

Ospite d’onore Simone Di Matteo, che ha ricevuto anche il premio “Leggendo mentre il Treno va” per il suo nuovo libro “Gli occhi e la rosa”.

Simone Di Matteo è il portavoce di una nuova forma del “Dire” come esigenza di manifestare i sentimenti accompagnati da un “Perché” che talvolta non trova riscontro nel mondo reale se non nelle dimensioni dello spirito. Il Direttore artistico dell’evento, il poeta e filosofo e pedagogista Theo-Bartolomeo Di Giovanni, ha sottolineato l’importanza della condivisione e soprattutto di deporre le armi ideologiche a favore dei sentimenti. La serata è proseguita all’interno del teatro Colosseo, con la presenza del Sindaco Enrico Montanaro e Mattia Lieto, che hanno confermato l’idea di Di Matteo.

Il sindaco ha apprezzato la partecipazione di personalità della cultura che, pur non essendo baianesi, hanno dimostrato profonda stima e affetto per tutte le idee che fino ad oggi hanno preso vita, e questo, ha aggiunto Montanaro grazie alla passione di Stefania, che nonostante tutto non demorde. plaudendo al suo discorso dal palco alla platea senza nessun filtro. Matti a Di Lieto è stato profondamente sbalordito dall’impegno dell’associazione e degli eventi che da maggio si sono susseguiti. Sul palco del Colosseo anche la Vicepresidente Mena Cirillo ha espresso la propria gratitudine nei confronti dei partecipanti e di chi ha creduto in loro.

A metà serata Theo, il poetascalzo44 ha dedicato, in occasione dell’anniversario della morte (11 ottobre 1963), qualche minuto a Edith Piaf, suscitando emozione tangibile negli animi dei presenti.

Oltre al Libro di Simone Di Matteo, “Gli occhi e la rosa” sono stati premiati:

Marco Fumagalli con “Anime Dissonanti”, Alberto Cerqua, “La strada per il successo”, Enrico Del Gaudio, “Quel che resta del giorno – The best of me” , Menotti Lerro e Maria Rita Parsi, “L’Empatismo”, , Marco Carrer, il giovane ballerino formatosi al Bolsoj di Mosca con “Strano Amore” a Luana Borgia, “Oltre i confini del proibito”, e non poteva mancare Carmine Montella, voce storica di Baiano, sua città natìa, con “Alberto, storia di un ragazzo e di un barbone”.

Non potevano mancare i ringraziamenti al presidente di giuria Vincenzo Galluzzi che ha concluso il suo discorso con una bellissima frase: “Baiano è la mia costola” , un ringraziamento particolare a Fausto Marseglia che oltre ad essere giurato, è stato come sempre “il fotografo dell’evento”, la fotografia è la sua innata passione. Un ringraziamento ai pittori che sono intervenuti come ospiti:

Lucia Rossi, Ferdinando Catapano, Federico Natale.

Ma non dobbiamo dimenticare le mani che hanno realizzato il muro, sì le mani che hanno affisso ogni singola mattonella: Aurelio Adriano, Domenico Acierno, la Ditta Nicola Tedesco.

Insomma, a Baiano si continua e si continuerà a parlare e a fare arte.

Foto di Luigi D’Elia

Fausto Marseglia

Carmine Montella.

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