Negli ultimi anni mi sono spesso interrogato sull ‘esistenza di Quel potentissimo “Dio”, ma più propriamente sulla sua piccola quanto fatua parabola, proprio perché ancora, tanto spesso invocato ringraziato e lodato pur non avendo nessun merito, se non quello della sua potenza straordinaria comparata al debole, meschino, impotente, fiacco, comune, ordinario, mediocre, piccolo, scarso.
Provo a tesserne una spiegazione nata dalla riflessione, che mi è naturale; probabile sia un matto, ma non ho dimenticato la definizione di matto dell’ avventuroso scrittore statunitense, Ambrose Bierce -affetto da accentuatissima indipendenza intellettuale- spalleggiato da quel -Ci si convince meglio, di solito,con le ragioni trovate da se stessi che non con quelle venute in mente agli altri- parole queste del poliedrico Blaise Pascal.
Da tempo immemore si narra di questo Dio onnipresente e onnisciente, che ha creato il mondo in soli sei giorni, prestare bene attenzione, proprio così, in -soli 6 giorni-, per poi riposare il settimo e anche “benedetto” giorno, vista l’ immane fatica. O sarebbe più congeniale una -piccolissima, minima, minuscola, microscopica fatica-, poiché tradotta in un banalissimo granellino di terra, incorporato in quella cupola infinitissima quale è, l ‘universo intero, il cosmo.
Quale ,cosa, avrebbe mai generato questo potentissimo Signore, vecchio quanto il mondo?! La sua grandezza comparata a questo niente, l ‘equivalente del molto meno 5% della materia ordinaria che è stata da tempo rivelata. Persino gli dei riderebbero,loro, depositari di saperi universali.
Ed è qui che cade vergognosamente la maschera, perché anche l’universo come tutte le cose si evolve, continua a lievitare, ampliandosi con tutta la sua materia ed energia oscura che costituisce il 95 % del contenuto totale del cosmo. Ma questo Dio onnipotente, creatore di tutte le cose visibili e invisibili, non aveva già creato il -tutto- nei suoi canonici 6 giorni ? Ecco che l’ idea di Dio ci appare incerta, tentennante, incostante, superata, un residuo ignorante archeologico che dovrebbe disancorare tutti coloro che osano lodarlo.
-Non importa quanto è bella la tua teoria, non importa quanto sei intelligente. Se non è in accordo con l’esperimento, è sbagliata- diceva il fisico Richard Feynman.

@cosimo_abbatepaolo