La solenne festività del calendario musulmano denominata la Grande Festa del sacrificio “Eid al-Adha” è stata celebrata a Messina, nella Villa Garufi sede del “Centro Islamico” adibito a Moschea di Via Gaetano Alessi, la comunità islamica peloritana, compresi tutti i giovani, studenti iscritti all’Università di Messina e alcuni migranti ospitati nei centri di accoglienza del messinese si è riunita in preghiera fin dalle prime ore del mattino di venerdì 6 giugno. La Grande Festa si celebra il primo giorno dopo la chiusura del mese dedicato al pellegrinaggio annuale, fatto dai fedeli nella grande moschea della Mecca e dura alcuni giorni. Nei prossimi giorni seguiranno preghiere quotidiane e momenti di ospitalità con pranzi dedicati a chi ha bisogno.
Gli ospiti sono stati ricevuti, con un saluto dal presidente del Centro Islamico di Messina Mohamed Refaat, il quale ha evidenziato la sua gioia nell’accogliere le autorità ad iniziare dall’arcivescovo di Messina mons. Giovanni Accolla, il quale è intervenuto a salutare i fedeli “cari fratelli, sono felice di sentire in questo luogo il calore della fraternità, che ci dà speranza, ci darà forza e ci sostiene, sono contentissimo di sapere che qui costruirete la vostra moschea, luogo dove vi fermerete a pregare e lodare Dio”.
l Mohamed Refaat ha ricordando la valenza della grande festa del sacrificio e mostrato gli oltre ottocento fedeli, di 50 nazionalità, accorsi per celebrare l’evento religioso “assieme a voi e con i nostri ospiti, la grande festa, che ci ricorda il sacrificio di Abramo nostro padre nella fede, ha un valore maggiore, preghiamo tutti per la ‘Pace’ e per tutte le vittime di violenza”. Sono seguiti gli interventi di saluto di Domenico Interdonato presidente dei giornalisti cattolici di Sicilia, del presidente dell’Autorità Portuale di Messina Francesco Rizzo e del responsabile della Comunità di Sant’Egidio di Messina Andrea Nucita. Il presidente Refaat dopo il rito religioso, ha invitato come tradizione gli ospiti a gustare assieme alla comunità, delle prelibatezze arabe, come le paste secche tunisine e i deliziosi datteri della Mecca.