Antonio Marangi cura un volume dedicato a Jak Mandolino

Articolo di Gordiano Lupi

Antonio Marangi cura un volume davvero ben fatto dedicato a Jak Mandolino, personaggio quasi dimenticato di Jacovitti, il più grande vignettista italiano del Novecento, autore di fumetti comici di qualsiasi genere, caratterizzati da uno stile unico e inimitabile. Jak (scritto proprio così, non è un errore!) Mandolino è una sorta di gangster fallito che ho conosciuto soprattutto nella seconda versione, grazie al Corriere dei Ragazzi e al Diario Vitt, in compagnia di un diavoletto (Satanicchio o Pop Corn) che lo consiglia sempre male e lo aiuta a finire in un mare di comici guai. La prima versione, creata a fine anni Cinquanta, vedeva un Jak Mandolino più strafottente e meno scalcinato, in ogni caso sempre perdente, ma convinto di essere un grande gangster americano. Jacovitti (nel 1967) adatta ai tempi il personaggio, lo definisce con elementi comici puri, inserendolo in un contesto composto da disegni assurdi e strampalati, con il solito horror vacui, tra salami e vermiciattoli parlanti, quasi un terrore della pagina bianca. Il lettore apprezza sottotrame che non hanno niente a che vedere con la storia principale, come le assurde avventure di Conte Egisto e Contin Venerio che inserisco un’ulteriore nota di comicità surreale. L’albo, a colori e in bianco e nero, pregevole per cura editoriale, riproduce anche alcune tavole di Giuseppe, l’uomo qualunque per eccellenza, che senza parole nelle vignette strappa il sorriso per situazioni improbabili e surreali, tipiche dello stile di Jacovitti. Bella scelta anche per la parte critica con Gianni Brunori, Dino Aloi, Paolo Pizzato e Roberto Orzetti che si alternano ai testi, inquadrando il personaggio nella poetica di Jacovitti, che frequenta tutti i generi del comico italiano: western (Cocco Bill), cappa e spada (Zorry Kid), avventuroso (Pippo, Pertica e Palla), persino erotico (Kamasutra) e piratesco (Giacinto corsaro dipinto). I personaggi di Jacovitti hanno accompagnato infanzia e adolescenza di chi è nato tra gli anni Cinquanta e Sessanta, pubblicato da Corriere dei Piccoli (poi dei Ragazzi), Vittorioso, Giornalino, Il Giorno dei Ragazzi … e chi più ne ha più ne metta. I lettori di questa riscoperta jacovittesca – autore dimenticato dopo il fallimento di Stampa Alternativa, ultimo editore in ordine di tempo – sono gli ex ragazzini di quei tempi (adesso sessantenni) che ritroveranno la loro infanzia in queste delicate madeleines a fumetti. Imperdibile.

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