Cristiani e credenti, un popolo di creduloni

Articolo di Cosimo Abbatepaolo

Voltaire diceva che un filosofo è amatore della saggezza cioè della verità ed e proprio nel solco di questo aforisma che voglio muovermi, prendendo chiaramente le giuste distanze dal seguente e dalla canonica filosofia che provo ad abitare impropriamente non essendo mia disciplina, ma che paradossalmente ci invita tutti a riflessioni universali perché, “beffarsi della filosofia è filosofare davvero” diceva Blaise Pascal .

Ed è proprio in questi giorni di inizio nuovo papato che cerco maggiormente quella verità accennata, attraverso segni tangibili, attraverso proprio coloro cha animano “l evento- conclave- elezione- intronizzazione” i Cristiani, Cattolici , Credenti ahimè, privi di qualsiasi senso critico anacronisticamente “pietà popolare” e impropriamente fondamentalisti; perché in un un paese come il nostro non c’è progresso ma regresso, causa mancanza di nerbo-pensiero , “abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza ” affermava potentemente il grande filosofo Immanuel Kant, (d’altronde l’ intelligenza artificiale va letta come una netta risposta, vera protesi del cervello), e più precisamente mi sono soffermato sulle dinamiche della dipartita di Papa Francesco.

Ricordo tutti i rosari sgranati da mattina a sera, nonché quelli relativamente canonici puntualissimi, d’avanti alla Basilica di San Pietro, nei quali si chiedeva un miracolo, la guarigione del Papa, un Papa che non si è ripreso ma piuttosto tragicamente morto. Ed è proprio questo il punto cruciale, chiedere animosamente fervorosamente a Questo Onnipresente, Onnisciente, fantomatico Dio un miracolo in favore del suo maggiore rappresentante in terra “il dolce Cristo in terra” chiamava Santa Caterina da Siena il Papa, per rimanerne sgomenti d’ innanzi a tale ferocia e umiliazione divina, tornando a brancolare nel buio, vista l ‘ eloquente morte di Francesco.

Ed allora come continuare a credere in un Dio che non ha cura delle sue creature, e che nondimeno si prende gioco del suo rivoluzionario- riformatore- modernista Francesco, in un mondo nel quale scorrono lunghi tappeti di sangue? Lo stesso nuovo pontefice Leone XlV, nella sua prima omelia ha dichiarato, che ci sono “determinati contesti in cui si pensa che la fede sia assurda, e che sia per persone poco intelligenti” insomma, una sorta di autogoal.

Ebbene, “Una domenica , vedendo la gente andare in chiesa, Schopenhauer esclamò: Guardate come la gente corre a ringraziare il buon Dio che le manda carestia, guerra e pestilenza! Continuando : Vorrei che, prima di prorompere nella lode dell’infinitamente Buono, si guardassero un po’ intorno e vedessero che aspetto ha e come va questo mondo. Dopo di che chiederei loro se un tale mondo sia più simile all’opera dell’infinita Saggezza, dell’infinita Bontà e dell’infinita Potenza, oppure a quella della volontà di vivere.

Silenziamo e aguzziamo il pensiero, inorgogliamoci, siamo Homo Sapiens.

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