“L’alba del vespero”, un romanzo fantasy ma anche una spy-story dai continui colpi di scena

Articolo di Gordiano Lupi

Alessandro Del Gaudio ha pubblicato una ventina di romanzi dal 2001 a oggi, anno in cui ci siamo conosciuti, quando lui aveva appena mandato in stampa Il candore dei ciliegi, romanzo dedicato al Giappone, e io mi pare che mi trovavo a Torino per promuovere un invendibile romanzo horror. La sua produzione varia dal fantastico al romanzo sentimentale, ma nel fantasy la sua penna trova la consacrazione più adeguata. Abile saggista, ricordiamo un bel libro sui supereroi nel fumetto e uno sui manga giapponesi, scrive molto, con stile piano e scorrevole, lineare, senza salti temporali o picchi di astrusa originalità. L’alba del vespero è la storia di Beatriz Cristea, che forse è solo un nome fittizio, così come la persona potrebbe essere tutta una montatura. Beatriz è un Agente Segreto di Indagine Ulatraterrena, alle dipendenze di un’organizzazione chiamata il Vespero, ma nessuno si fida di lei e del suo potere, neppure i suoi più stretti collaboratori. Nicodemo Borgonero è l’alleato di Beatriz, un operatore dell’occulto in fuga dopo una missione fallita, braccato dai suoi vecchi alleati. Il romanzo è ambientato in un’Europa di fantasia, popolata da streghe, creature fantastiche, angeli e uomini con poteri soprannaturali. Non poteva mancare un nemico fantastico come il Tarocco, un Killer di agenti segreti, che miete vittime de dev’essere fermato. Nel romanzo ci sono collegamenti con altre storie, tra cui Anello d’Ombra, ma il romanzo si può leggere benissimo senza conoscere le precedenti opere di Del Gaudio, perché le storie sono separate. Abbiamo avvicinato l’autore che ci ha confidato: “Particolare attenzione meritano i personaggi del libro, la cui collocazione all’interno della storia si definisce in corso d’opera, così come il destino. Difficilmente ne L’alba del Vespero si hanno eroi romantici, mentre ogni attore sulla scena si muove rispettando un personale codice e senso di giustizia”. La vicenda sembra condurre, capitolo per capitolo, verso la trasformazione di un mondo che si rivela bene più variegato di quanto inizialmente appaia, in conformità allo stile dell’autore, che ama inventare universi o, quantomeno, reinventare quello che ci circonda. Ecco che il viaggio di Beatriz e Nico sembra condurre alla notte del mondo che conosciamo e all’alba di uno nuovo. L’alba del vespero è un romanzo fantasy ma anche una spy-story dai continui colpi di scena e ricca di azione. Il romanzo ideale per cominciare a conoscere un autore interessante.

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