“Bla Bla Baby”, un film abbastanza simbolico della pochezza del cinema italiano

Articolo di Gordiano Lupi

Bla Bla Baby è puro television-movie, sia come storia che come fotografia (dai monotoni toni ocra), per tacere di una colonna sonora ripetitiva. Un film abbastanza simbolico della pochezza del cinema italiano contemporaneo a livello di commedia, una sorta di fantastico per ragazzi e per famiglie scritto con la leggerezza di una fiaba. Luca (Preziosi) è un bidello di mezz’età che lavora in un asilo nido aziendale insieme a Celeste (Di Biase) e Doriana (Noschese), ma un giorno la sua vita cambia perché – dopo aver mangiato un omogeneizzato alla platessa contaminato – acquista il superpotere di comprendere il linguaggio dei bambini. Sottotrama del film l’amicizia tra Luca e lo scienziato Ivano (De Lorenzo), anche lui impiegato presso l’azienda diretta dal perfido De Bortoli (Caccamo), che trama nell’ombra per farla fallire e vendere le azioni. Interpreti bravi, anche se la sceneggiatura didascalica e prevedibile non aiuta, i dialoghi neppure, pensa che per scrivere questo capolavoro ci si sono messi addirittura in quattro: Brizzi, Mammini, Paragnani e Uzzeo. Tra i migliori attori cito Di Biase e De Lorenzo, comprimari innamorati, senza dimenticare Preziosi e Gioli che fanno quel che possono, alle prese con un copione ai minimi termini. L’assunto fantastico è così paradossale che non è facile accettarlo, da una storia di omogeneizzati contaminati viene fuori la parodia di un super eroe e il racconto di un’azienda in crisi che sta per essere distrutta da chi dovrebbe amministrarla. I bambini usati come collaboratori per sventare il diabolico piano sono la cosa più divertente del film. Uno dei punti più bassi del cinema italiano, frase che usiamo troppo spesso da un po’ di tempo a questa parte, la cosa sconvolgente è che il pubblico pare abituato a questo tipo di commedia e che veda volentieri prodotti di tale modesto livello. In parte comprendiamo la crisi del cinema, queste sceneggiature un tempo sarebbero andate bene per telefilm riempitivi mentre adesso vengono prodotte da Rai Cinema e distribuite con successo di pubblico. Da evitare.

Regia: Fausto Brizzi. Soggetto: Fausto Brizzi: Sceneggiatura: Fausto Brizzi, Paola Mammini, Herbert Simone Paragnani, Mauro Uzzeo. Fotografia: Federico Annichiarico. Montaggio: Luciana Pandolfelli. Musiche: Bruno Zambrini. Scenografia: Pasquale Tricoci. Costumi: Elena Minesso, Valentina Pintus. Suono in Presa Diretta: Giuseppe Manfrè. Produttore: Luca Barbareschi. Produttori Esecutivi: Claudio Gaeta, Giulio Cestari. Case di Produzione: Eliseo Multimedia, Rai Cinema. Distribuzione (Italia): 01 Distribution. Lingua Originale: Italiano. Paese di Produzione: Italia, 2022. Durata: 94’. Genere: Commedia, Fantastico. Interpreti: Alessandro Prezioso (Luca), Matilde Gioli (Silvia), Massimo De Lorenzo (Ivano), Maria Di Biase (Celeste), Chiara Noschese (Doriana), Cristiano Caccamo (Mattia De Bortoli), Nicolas Vaporidis (Herbert), Nina Torresi (Simona), Nico di Rienzo (Mauro), Fabrizio Nardi (Ignazio), Pietro e Leonardo Veronese (Martino), Nathan e Louis Loi (Giangi), Cecilia e Livia Trivella (Bettina), Melissa e Valeria Di Fusco (Loredana), Mattia e Samuele Gennuso (Renatino), Adele Ammendola (se stessa).

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