“I bambini del treno”, un film che racconta una storia di solidarietà e amicizia

Articolo di Gordiano Lupi

Un film britannico che racconta una storia di solidarietà e amicizia tra bambini, al tempo stesso presenta (a tinte leggere) la tragedia della guerra, insegna a lottare uniti nel momento del bisogno, a rappresentare i propri diritti manifestando con forza e determinazione, pur restando nei limiti della correttezza. Una morale molto inglese, in una pellicola adatta a un pubblico giovane, che un ottimo regista riesce a confezionare facendo recitare un gruppo di ragazzini insieme a poche figure del mondo adulto. Siamo nel 1944, alla fine del Secondo Conflitto Mondiale, i bombardamenti su Londra e sulle principali città inglesi – in questo caso Manchester – convincono alcune famiglie a mandare i loro figli a vivere in campagna, nello Yorkshire, luogo sicuro e al riparo dalle bombe naziste. In questo contesto si sviluppa una storia di amicizia tra un giovanissimo soldato nordamericano – che ha disertato dopo la morte del fratello – e la ragazzina più grande del gruppo. I ragazzi riusciranno a fare in modo che il disertore quindicenne venga perdonato dal generale, fermando un treno in corsa e chiedendo udienza all’alto ufficiale. Storia antirazzista, che fa capire quanto anche gli americani siano stati lontani dall’essere un popolo tollerante e democratico, perché la polizia militare maltratta i soldati di colore e crede nelle differenze razziali proprio come i tedeschi. Storia contro le atrocità della guerra, mai troppo raccontata, narrazione partecipe di solidarietà giovanile, fiducia nelle nuove generazioni, per dirla con un titolo di una scrittrice a noi cara: Il mondo salvato dai ragazzini. Film girato in Inghilterra, soprattutto nello Yorkshire, nei pressi di una storica linea ferroviaria perfettamente conservata che contribuisce a rendere il film molto veritiero. Fotografia anticata, giallo ocra, con squarci iniziali in bianco e nero per riprendere le macerie di Manchester; montaggio scolastico e consequenziale, ben condotto per quasi cento minuti di pellicola; colonna sonora ripetitiva e monotona, certo non la cosa migliore del film; interpreti tutti molto bravi. I bambini del treno è un riuscito remake di una pellicola girata nel 1970 (The Railway Children), ritenuta un classico in Gran Bretagna, sia della narrativa sia del cinema. Il suo pregio maggiore sta nel modo in cui riesce a bilanciare la parte drammatica con la vita quotidiana e con il tono avventuroso di una storia che vede protagonisti un gruppo di ragazzi. Visto in Prima TV su Iris. Reperibile su Mediaset Infinity. In Italia, al cinema, non è mai uscito. Consigliato per una serata in famiglia.

Regia: Morgan Matthews. Soggetto: Edith Nesbit (The Railway Children). Sceneggiatura: Danny Brocklehurst. Fotografia: Kit Fraser. Scenografia: Jeff Tesler. Montaggio: Rebecca Lloyd. Art Director: Andy Watson. Musiche: Edward Farmer, Martin Phipps. Costumi: Dinah Collin. Produzione: Jemma Rodgers. Casa di Produzione: Juncton Film Productions. Genere: Avventura, Drammatico. Interpreti: Jenny Agutter (Roberta Waterbury – Bobbie), Sheridan Smith (Annie), Tom Courtenay (Thomas), Beau Gadsdon (Lily), KJ Aikens (Ted), Austin Haynes (Albert), Zac Cudby (Jack), John Bradley (Richard). Paesi di Produzione: USA, Gran Bretagna. 2022. Durata: 95’. Distribuzione: Blue Fox Entertainment.

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