Prima del tempo c’era Shushumna,
la vibrazione di Dio che si ritrasse
per dare posto a Adamo, Eva,
Caino, Abele e Set.
C’erano altri mondi, ma Lui
Insaziabile d’amore
emanò ancora luce…
Adamo ed Eva aprirono gli occhi umani
videro la materia e chiusero la pineale.
Ida e Pingala guidarono il serpente
verso il regno di Malkut,
Shushumna diede la facoltà di creare,
l’umanità preferiva entrare dalla porta
spalancata ma lì c’era l’oscurità e tutti
i riflessi illusori, e Lui esortò l’uomo a mangiare
di luce nutrita dal buio, in modo che i colori
potessero esprimersi in un continuo collegamento
armonioso della scala cromatica.
Venne Cristo e fu ammazzato, prima ancora
Ci fu Socrate, che fu anch’esso ucciso.
Venne al mondo Giordano Bruno, fu arso. il Mahatma Gandhi e Martin Luther King Jr.
Fu l’era dei poeti, esiliati, emarginati, rinchiusi nei manicomi,
i poeti portarono l’amore ma nessuno volle ascoltare la vita
della vita delle parole.
E c’è la morte, una barca di navigatori, a cui nessuno
può sfuggire, ma si fanno ancora le guerre,
si sotterrano i bambini e piangono madri e mogli.
L’uomo, questo puntino infame forgia chiodi e piombo,
e sbriciola polvere da sparo come se fosse farina da impastare.
Nel frattempo, la logica è già in possesso di quasi tutti gli esseri umani,
ma non ha ancora preso l’innocenza degli Anima-li, considerati
inferiori all’uomo. Ognuno in cuor suo crede ch’abbia la verità
giustificando tutti i malsani passi che conducono alla distruzione.
Ma Lui ancora aspetta sorseggiando la speranza, non più la seconda
Virtù ma la prima, perché prima della fede bisogna sperare, prima della carità bisogna
Sperare che non ci siano folli pronti a sgozzare il fratello e la sorella.
Dove sono le 72000 Nadi che salgono verso i 72 nomi di Dio.
Cosa vuole trovare l’uomo che guarda sempre con gli occhi di carne
La strada in avanti senza mai entrare dentro di sé?
Ogni giorno un’ora arriva e l’altra se ne va, e intanto
qualcuno brinda sopra i porti devastati, i boschi bruciati
le lagune quasi asciutte e i mari ingozzati da detriti.
Dio, tu dove sei? Si ascolta questa implorazione,
ma Lui stesso disse che da quando è iniziato il
tempo è sempre stato sopra la nostra fronte.
L’In-Finito si rivela e continuativamente crea
il reame fisico che la catena dei reami superiori,
ma piace a tutti restare sui bollenti asfalti, aspettando
l’umida notte per trovare ristoro. E sorge il nuovo
giorno per ritrovare il libretto dei lamenti da recitare. E dice Chaim Luzzatto che Dio potrebbe influire,
stabilire, creare quindi flussi ed influssi,
legarsi e realizzare direttamente immediatamente
secondo quanto voluto, ma “Egli desidera farlo a poco a poco
tramite le opere e gli strumenti secondo
la catena delle cause e degli effetti.”
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Ispirato dai video dell’illustre poeta Paolo Gambi, ho scritto questa riflessione come se fosse il prologo di una opera teo-logica. Paolo Gambi è un uomo che prega con tutti, perché Dio trascende tutti i parametri inventati dall’uomo. Questo componimento espone la sintesi della spiritualità, da non confondere con il sincretismo, anche se questo ha delle potenzialità di unione interreligiose.
Quando nel corso della storia si origina una collisione tra due realtà culturali diverse, sono due le possibilità che si presentano come ipotetico futuro: che una delle due collassi o che esse si fondano.
Il sincretismo è un concetto profondamente complesso dell’antropologia e della geografia antropica. Esso è il processo di assimilazione di ciò che è nuovo e inconsueto. L’appropriazione di ciò che è “tuo” e che, unito a ciò che è “mio”, diventa dunque “nostro”. Usi, costumi, lingua.
Il sincretismo annienta la frammistione culturale, mandando in scena un’unica, meravigliosa, commedia fatta di diversità che nel corso dell’opera si fondono ed emergono come forme di vita ibride.
Il significato etimologico del termine è “unione dei Cretesi”.
La domanda sorge spontanea: che legame ha l’unione dei Cretesi con la fusione di tratti conciliabili di due civiltà?
Presto detto nessuno, ma il significato del termine “sincretismo” nel corso della storia assunse questa accezione. Dapprima, fu utilizzato da Plutarco per indicare l’unificazione delle varie comunità dell’isola di Creta, nel Mediterraneo Orientale, per far fronte ai pericoli incombenti. Col tempo, questo termine indicò, in senso lato, due realtà che, condividendo elementi ideologici affini, si fondono.
Ecco alcuni esempi per comprendere meglio il fenomeno.
Quando nel II millennio a.C. Babilonia si espanse, diventando una potenza regionale sotto il comando del famosissimo Hammurabi, il re babilonese capì ben presto che la sua terra non si sarebbe stabilizzata solo con la promulgazione di leggi (il famoso codice di Hammurabi, ricordate?).
Egli decise di unire tutti i vari culti del proprio impero, ponendo a capo di questo nuovo pantheon il dio sovrano di Babilonia, Marduk. Una riunificazione politica, ma soprattutto religiosa.
Spostiamo le lancette di qualche anno più avanti.
Con l’avvento delle colonizzazioni e delle campagne di conquista di Alessandro Magno, la cultura ellenica si espanse per gran parte del Mar Mediterraneo e del mondo orientale, entrando in contatto con decine di culture diverse.
I greci che seguirono Alessandro nella marcia verso Oriente finirono per essere sedotti dal lusso e dalle meraviglie di quella terra così affascinante, ma al tempo stesso così diversa dalla madrepatria Grecia. La cultura greca fu così esportata nei regni orientali, originando nuove ed affascinanti realtà.
I regni ellenistici nati dalle ceneri dell’impero macedone presentavano caratteristiche sia della cultura greca sia del mondo orientale.
Si venerava il sovrano, proprio come nei regni orientali, ma si combatteva alla greca. Serrati in falange. Seppur con qualche piccola modifica, come gli elefanti seleucidi.
All’incirca sempre negli stessi luoghi, ma a distanza di quasi mille anni, l’intera produzione filosofica, artistica e letteraria occidentale e orientale confluì nella cultura islamica. Con l’espansione islamica che raggiunse il continente europeo e il subcontinente indiano, i seguaci di Maometto incontrarono realtà molto diverse dalla propria. Gli arabi si fecero portavoce delle teorie pitagoriche, della diffusione della carta, dell’astronomia medio-orientale e della filosofia indiana.
Tre sfumature diverse dello stesso concetto: sincretismo religioso, sincretismo sociopolitico, sincretismo culturale.
Questo fenomeno rappresenta un forza generatrice che rimescola le carte dell’umanità. Dà vita a nuove religioni, nuove correnti politiche, nuove culture. Le sue intricate dinamiche ci permettono di comprendere l’unicità e, al tempo stesso, la dinamicità della nostra identità culturale. Perchè, spesso, le affinità sono ben più grandi delle differenze.
Queste parole in evidenza sono di Fortunato Nunnari, che spiega il valore del sincretismo come momento di abolizione delle differenze e guardare con occhio riflessivo il valore delle affinità. Ognuno nasce in un contesto religioso che nel corso del tempo potrebbe decidere anche di trovare Dio altrove, ciò non significa negare l’esistenza del divino o essere distanti dalla spiritualità. Dio lo si incontra per le strade più impensabili, pertanto l’unico linguaggio che unisce è la preghiera sentita che nasce dal cuore rivolgendosi a Dio con gioia. In passato, anche non molti anni fa, accogliere il divino oltre il territorio natìo, o accogliere un’altra modalità di accostarsi alla Novella Divina, significava rinnegare la propria fede (cattolica). Fortunatamente Papa Francesco ha voluto tentare di creare una Chiesa sinodale, sperando che anche adesso ci sia una continuità ed i popoli possano capire che le Guerre causate da ideologie religiose sono già una sconfitta. Purtroppo stiamo vivendo periodi di scontri ideologici che vanno a minare anche il credo millenario della Thorà. Sì, proprio l’evoluto occidente che si professa Cattolico-Cristiano sta rinnegando la propria radice. L’uomo di fede auspica alla pace e si allontana dalle tifoserie, e pensare che fino a qualche anno fa si combatteva contro questi popoli considerati oppressori, adesso invece la bandiera sociale è cambiate… Non si riesce a distinguere il motivo territoriale che ha causato il conflitto bellico da chi professa la propria fede della prima religione monoteista che ha dato le basi sia al cattolicesimo che all’ islamismo. Ho un sogno dentro me, ritrovarmi un giorno a pregare con un ebreo, un cattolico, un musulmano, un induista, etc… tante lingua riunite in un unico linguaggio… La Pace.