“Thunderbolts”, una storia ben sceneggiata e personaggi con caratteristiche psicologiche definite

Articolo di Gordiano Lupi

I Thunderbolts per me sono una novità, da Marvel-fan non li ho mai conosciuti negli albi a fumetti, sono nati in un periodo successivo alle gesta degli eroi classici degli anni Sessanta e Settanta. Forse è meglio, posso apprezzare senza i tipici problemi del purista la sceneggiatura avvincente creata per il film, senza curarmi se questo gruppo di antieroi e di ex criminali creato nel 1997 da Kurt Busiek e Mark Bugley, è stato portato al cinema in maniera coerente. Molte le similitudini con i Vendicatori, anche se ne rappresentano la faccia più dilettantistica e meno eroica, una banda di veri e propri supercriminali pentiti che difende (a suo modo) la giustizia. Protagonista principale l’ex Vedova Nera (Yelena Belova) – depressa e in lite con il padre adottivo Alexei Shostakov (Red Guardian) – che compie alcune azioni criminali per scagionare Valentina Alegre de Fontaine, presidente nordamericano sottoposto a impeachment. Il gruppo dei futuri Thunderbolts s’incontra nel corso di un’ultima azione, che nei piani di Valentina avrebbe dovuto portare alla morte i suoi collaboratori, invece cementa l’unione tra persone diverse tra loro che collaborano per la libertà. Gli altri componenti del gruppo sono il Soldato d’Inverno (il secondo Capitan America), Red Guardian (il padre di Yelena, controparte russa di Capitan America), Taskmaster, Ghost e l’ultimo arrivato Sentry (un ragazzo di nome Bob, dotato di un potere immenso), tutti muniti di scheletri nell’armadio e motivi di insoddisfazione personale. Un film sui Thunderbolts era da tempo che se ne parlava, ma è stato procrastinato e condizionato al successo de I guardiani della galassia, fino a quando nel 2023 sono cominciate le riprese tra lo Stato dello Utah e New York. Da un punto di vista prettamente cinematografico la pellicola è un grande passo in avanti rispetto agli ultimi prodotti Marvel, perché segue la vecchia regola tanto cara a Stan Lee dei supereroi con superproblemi, oltre a permeare la narrazione di molta ironia, dosando bene pillole drammatiche ed elementi soprannaturali. I combattimenti ci sono, ma vengono inseriti in giusta misura, in modo tale che anche il cinefilo esce soddisfatto dal cinema dopo aver assistito a una storia ben strutturata e sceneggiata a dovere. Effetti speciali fantastici, soprattutto nella parte finale quando Sentry scatena il lato oscuro e il gruppo degli antieroi si produce in spettacolari salvataggi di civili inermi mentre cadono elicotteri e si sbriciolano grattacieli. Un piccolo capolavoro narrativo, realizzato con attenzione al lato spettacolare, è il modo in cui il gruppo – soprattutto Yelena – riesce a far ragionare Bob nella sua forma umana e a placare l’ira del lato oscuro di Sentry. Il film è un thriller fantastico ricco di azione e ritmo, gli intermezzi comici sono assicurati da David Harbour nei panni del vecchio eroe russo Red Guardian, mentre le parti drammatiche vedono protagonisti Florence Pugh (Yelena) e Lewis Pullman (Sentry), in modo particolare ricordo le oscure parti oniriche che precipitano lo spettatore in un’antica spirale di orrore. Fotografia intensa, montaggio sincopato (126’ è la misura giusta, una tantum non troppo dilatata), scenografie sontuose e ricche di effetti in digitale, panoramiche di una New York oscura e apodittica, colonna sonora ininfluente. Non vi alzate prima della fine dei titoli di coda perché ci sono due scene importanti, anche se ho notato con piacere che nel cinema della mia città il pubblico (preparatissimo!) è stato seduto sulla poltrona fino alla fine. La prima sequenza è comica, abbiamo Red Guardian in un supermercato che vorrebbe far comprare a una ragazzina i cereali con la sua immagine sulla scatola; la seconda vede i Thundrebolts riuniti come Nuovi Avengers mentre discutono sul fatto che ancora non sono accettati come paladini della giustizia. La scena si chiude con un messaggio dallo spazio che è il preludio per una nuova avventura. Un buon film, consigliato per chi ama il cinema d’azione e i film di supereroi, ma può piacere anche a chi dalla sala cinematografica attende una storia ben sceneggiata e personaggi con caratteristiche psicologiche definite.

Regia: Jake Schreier. Soggetto: Kurt Busiek, Peter David, Mike Deodato, Mark Bugley (fumetto). Lee Sung Jin (storia del film). Sceneggiatura: Lee Sung Jin, Joanna Calo, Eric Pearson. Fotografia: Andrew Droz Palermo. Montaggio: Harry Yoon, Angela M. Catanzaro. Musiche: Son Lux. Scenografie: Grace Yun. Costumi: Sanja Milkovic Hays. Effetti Speciali: Adam Horwath. Produttore: Kevin Feige. Produttori Esecutivi: Brian Chapek, Scarlett Johansson. Casa di Produzione: Marvel Studios. Distribuzione (Italia): Walt Disney Studios Motion Pictures. Lingua Originale: Inglese. Paese di Produzione: USA, 2025. Durata: 126’. Genere: Azione, Fantastico. Interpreti: Florence Pugh (Yelena Belova / Vedova Nera), Sebastian Stan (James Bucky Barnes / Soldato d’Inverno), David Harbour (Alexei Shostakov / Red Guardian), Wyatt Russell (John Walker / U.S. Agent), Olga Kurylenko (Antonia Dreykov / Taskmaster), Hannah John-Kamen (Ava Starr / Ghost), Lewis Pullman (Robert Bob Reynolds / Sentry), Geraldine Viswanathan (Mel), Julia Louis-Dreyfus (Valentina Alegre de Fontaine).

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