Agata, la Santa fanciulla, un inno contro guerre e violenze

Articolo di Domenico Interdonato

Applausi a scena aperta e standing ovation finale per lo spettacolo presentato lunedì in anteprima a Stampa e Autorità. Domani, giovedì, il debutto, sempre nella chiesa catanese di San Nicolò l’Arena. Un lavoro teatrale che si chiude, come sottolineato dal vicesindaco di Catania, Paolo La Greca, con “l’evocazione di una Pace di cui tutto il mondo ha bisogno”. Accoglienza entusiastica da tutto il pubblico e dai vertici del Comitato per la Festa di Sant’Agata. Il presidente Carmelo Grasso, “Semplicemente meraviglioso, da non perdere”, la vicepresidente Valeria Rizzo, “Un lavoro teatrale eccezionale: bravo il regista e tutti gli attori”, il componente Attilio Cappellani, “Veicola un pensiero di Amore e di Pace espresso in maniera forte e profonda”. La soddisfazione di Giovanni Anfuso, regista e autore della drammaturgia. Le prenotazioni e il calendario 

Applausi a scena aperta e standing ovation finale per Agata, la Santa fanciulla, lavoro teatrale visto dal pubblico come un inno contro guerre e violenze, presentato lunedì in anteprima per Autorità e Stampa nella chiesa di San Nicolò l’Arena, la più grande della Sicilia, e che, nello stesso sito, debutterà domani, giovedì 25, alle 20,30.

“Uno spettacolo di grandissima qualità – ha dichiarato al termine della rappresentazione il vicesindaco di Catania, Paolo La Greca – che mette insieme episodi della storia della Città e di Agata, partendo dal martirologio della Santa e unendolo a un momento di grandissima fede: la volontà dei Catanesi di preservare i valori, non solo materiali, del Tesoro Agatino. Mi fa tornare in mente Arte Liberata che propose in mostra, nel 2022-23 nelle Scuderie del Quirinale, cento capolavori salvati in Italia, con uno sforzo corale, durante la seconda guerra mondiale. E Agata la Santa Fanciulla si conclude con un momento straordinario: l’evocazione di una Pace di cui tutto il mondo ha bisogno. Una grande speranza cui speriamo la santità di Agata contribuisca”.

Lo spettacolo – prodotto da Buongiorno Sicilia e Vision Sicily, gli stessi dell’Inferno di Dante – vanta il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’Assessorato al Turismo della Regione, del Comune di Catania e del Comitato per la Festa di Sant’Agata – e, oltre a narrare quanto descritto negli atti del martirio, ci riporta ai terribili bombardamenti che colpirono Catania durante lo sbarco Alleato e al fallito tentativo di trafugare il Tesoro della Patrona.

“Uno spettacolo semplicemente meraviglioso – ha affermato il presidente del Comitato Agatino, Carmelo Grasso -, tanto da farmi commuovere. C’è poco da aggiungere se non che si tratta di un lavoro teatrale da non perdere per come si sviluppano la prima, la seconda e la terza parte della narrazione. Bellissimo, entusiasmante. Tutto meraviglioso”.

“Davvero emozionante – ha aggiunto la vicepresidente del Comitato, Valeria Rizzo –  oltre che molto ben realizzato. Le vicende di Sant’Agata per i Catanesi sono sempre coinvolgenti, ma in questo spettacolo così ben congegnato, divertente, lo sono ancor di più: bravo il regista e bravi gli attori. Un lavoro teatrale eccezionale, che consiglio a tutti”.

Complimenti a Luciano Catotti e Ninni Trischitta, i produttori esecutivi – ha sottolineato Attilio Cappellani, membro del Comitato –  per aver messo in piedi uno spettacolo davvero fantastico, con attori meravigliosi ma soprattutto capace di veicolare un pensiero di Amore e di Pace espresso in maniera forte e profonda e un messaggio di rispetto nei confronti del Prossimo. Quelli che sono, insomma, i valori fondanti della vita sociale”.

Gli attori dello stellare castdi quel piccolo kolossal che è Agata, la Santa fanciulla sono stati dunque festeggiati dal pubblico dell’anteprima. A cominciare da Barbara Gallo (Madre Mirella), Davide Sbrogiò (Quinziano), Ivan Giambirtone (Orazio Pennisi) e Cecilia Guzzardi (Agata), per proseguire con Giulia Epaminonda (Antonietta), Michele Carvello (James Lanciano), Bruno Prestigio (Melvin Konner), Elena Ragaglia (Afrodisia), Francesco Rizzo (Silvano), Franco Colaiemma (San Pietro) e Luciano Fioretto e Alice Canzonieri (Corifei). Applausi anche per il coro: Francesca Castro, Andrea Gigante, Martina Giuffrida, Manuela Grimaldi, Marta Marino, Lucio Rapisarda, Rachele Ruffino.  Consensi per gli elementi scenici e i costumi, di Riccardo Cappello, le musiche di Nello Toscano, le coreografie di Fia Distefano. L’Organizzazione Generale dello spettacolo è di Simone Trischitta, aiuto regista è Lucia Rotondo e assistente alla regia Angelo Bertolo, le luci sono di Davide La Colla e il suono di Enzo Valenti.

Per tutti – ha concluso Giovanni Anfuso, autore della drammaturgia e della regiaapplausi calorosi e sentiti, partecipati, in quest’anteprima caratterizzata dalla presenza di tante autorità, esponenti del Comitato giornalisti. I consensi ci hanno dato la conferma che Agata, la Santa fanciulla ha colto nel segno, raggiungendo il cuore dei Catanesi in questo momento in cui parlare di guerra e di Pace, di uomini che si accolgono e si perdonano, è assolutamente necessario”.

Related Articles