Ferito a morte

Articolo di Cosimo Abbatepaolo

Oramai l’intero universo giace esangue,inchiodato piegato e piagato da ogni male possibile, storicizzato e non ancora incubato, da ogni altitudine e longitudine, non c ‘è  zona brulla esente da patogeni, ed  emblematica mi si presenta d’ innanzi  come una visione, una giraffa col suo crine in fiamme, memoria surrealista daliniana, come  perfetta distopia contemporanea. 

Questo mio contributo non intende certo stabilire  una gerarchia  del più e del meno, non ci sono flagelli di serie a o  serie b, ma  riusciamo ad  individuarne uno, il “cambiamento climatico”, quel  perturbante comune, corale, globale, ma che tale non è, nonostante  ci riguardi  sacramente e profondamente tutti . 

Inorridisco nel sentire commenti gioiosi inerenti primavere,  estati inattese, premature, fuoritempo, che non seguono più quel ciclo naturale carico di poesia  oramai quasi ancestrale e  che dovrebbe allarmare noi tutti, piuttosto che correre stoltamente sulle rive di ogni  mare per goderne di questo tempo guasto, guasto come  una mela e guasto  come la società  che componiamo, unica assassina di questo miracolo che abitiamo. 

Come si può godere di un caldo anomalo svincolato dai suoi legittimi mesi, essere felici di questi nefasti anticipi?! 

Ed è allora che la paura si moltiplica, triplica, lievita, per la stupidità patogena , per la conformità della non coscienza e per la miopia di una catastrofe assoluta annunciata  che stiamo regalando  proprio ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai nostri fratelli e sorelle . 

Lo scrittore  drammaturgo “Riccardo Bacchelli” (1891- 1985) diceva : – “gli stupidi impressionano, non foss’altro che  per il numero” e  da quel salto evolutivo denominato   “homo sapiens” quale dovremmo essere siamo diventati anacronisticamente “stupidus, stupidus” come  afferma “Vittorino Andreoli” grande psichiatra . 

Un essere cosciente che vive, sente il tessuto nel quale viviamo, questo dovremmo regalare per il presente e per una molto  più lunga scadenza,una  consapevolezza attiva militante, una ribellione mondiale affinché un cambiamento radicale sostenibile  avvenga, spazzando via l ‘assuefazione  che non fa certo rima con generazione, un altra malevola struttura ben radicata nell ‘ uomo, una cancrena della mente, generatrice di immobilità.  

Riappropriamoci adesso  del nostro “raffinato cervello”  definizione della grande astrofisica “Margherita Hack ” (1922- 2013), riappropriandoci di quell’ unica possibilità che ci è concessa casualmente, come affermava il filosofo ” Jean Paul Sartre ” (1905- 1980) : la vita. 

Opera sopra “homo stupidus,stupidus” di Cosimo Abbatepaolo

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