“Killer of the Flower Moon”, un viaggio in mondi lontanissimi ricostruiti alla perfezione

Articolo di Gordiano Lupi

Un film di Scorsese è sempre un’esperienza sensoriale, un viaggio in mondi lontanissimi ricostruiti alla perfezione, una fantastica rievocazione di una realtà, se poi gli interpreti principali si chiamano Leonardo Di Caprio e Robert De Niro il risultato non può che essere eccellente. Killer of the Flower Moon parte da Gli assassini della terra rossa di David Gramm e ricostruisce il genocidio deliberato di un popolo indiano – gli Osage – baciato dalla sorte dei giacimenti di petrolio scoperti sul territorio della riserva. Gli Osage diventano il popolo più ricco del mondo, molti arrivisti bianchi mettono gli occhi su questa grande fortuna, alcuni sposando donne del posto per poi eliminarle, altri con omicidi espliciti e cruenti, altri ancora con manovre subdole. Il ricco latifondista William K. Hale (De Niro) si spaccia per benefattore ma è solo un ipocrita senza cuore che vuole i capitali indiani tutti per sé. Ernest Burkhart (Di Caprio), suo nipote, reduce dalla Grande Guerra, torna al paese e sposa Mollie (Gladstone), per amore – anche se per lui il denaro è importante -, ma viene presto coinvolto negli oscuri intrighi di Hale. Un film con una produzione sfarzosa, due anni di lavoro in Oklahoma, contea di Osage e Washington, per raccontare un periodo oscuro della storia americana, un vero e proprio genocidio di un popolo inoffensivo che ha avuto la sola colpa di diventare ricco, senza volerlo. La pellicola si basa su una sceneggiatura oliata alla perfezione, per non parlare della stupenda fotografia nordamericana, tra immense praterie e cittadine western, un montaggio curato e una tensione sempre palpabile, nonostante la lunghezza non usuale (206 minuti). I due interpreti principali sono straordinari, sia De Niro nei panni del sordido zio, il re della cittadina, che mostra un volto buono e nasconde una perfidia infinita, sia Di Caprio, che veste i panni del sempliciotto avido, succube della personalità dello zio, criminale contro la sua stessa volontà, nonostante l’amore per la moglie e per i figli. Un film che è sia storico che noir, con momenti di deliberati omicidi esibiti senza alcuna pietas, in parte thriller, in parte giudiziario – con un importante momento processuale -, per finire con il giallo investigativo. Da vedere.

Regia: Martin Scorsese. Soggetto: Gli assassini della terra rossa di David Grann (liberamente tratto). Sceneggiatura: Martin Scorsese, Eric Roth. Fotografia: Rodriego Prieto. Monteggio: Thelma Schoonmaker. Musiche: Robbie Robertson. Scenografia: Adam Wills. Costumi: Jacqueline West. Trucco: Elisa Acevedo. Character Design: Jack Fisk.. Produttori: Martin Scorsese, Daniel Lupi, Dan Friedkin, Bradley Thomas. Produttore Esecutivo: Leonardo di Caprio. Case di Produzione: Appian Way, Apple TV, Imperative Entertainment, Sikelia Production. Distribuzione (Italia): 01 Distribution, Leone Film Group. Lingua Originale: Inglese, Sioux. Paese di Produzione: Stati Uniti d’America, 2023. Durata: 206’. Dati tecnici: B/N e colore. Interpreti: Robert De Niro, Leonardo Di Caprio, Lily Gladstone, Jesse Plemons, Brendan Fraser, John Lithgow, Tantoo Cardinal, Cara Jade Myers, Janae Collins, Jillian Dion, William Belleau, Louis Cancelmi, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy, Scott Sheperd, Gary Basaraba, Gene Jones, Tommy Schultz, Steve Eastin, Barry Corbin, Steve Witting, Jack White, Elden Henson, Katherine Willis.

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