Riflessioni sulla “Festa della liberazione”

Articolo di Domenico Interdonato

“Cari giovani inizio il mio intervento con il pensiero di Pietro Calamandrei, che rivolgendosi agli studenti diceva ‘andate in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne, nelle carceri, nei campi, dovunque è morto un italiano per riscattare la nostra libertà, perché è lì che è nata la nostra Costituzione’. Calamandrei i partigiani li chiamava italiani senza dare mai un colore politico”. Lo ha ricordato il prof. Luigi Chiara che ha concluso il suo intervento “La nostra costituzione non è nata con un compromesso, ma è nata con un consenso assoluto”. L’evento è stato moderato dal dott. Corrado Savasta, che ha iniziato i lavori invitando per un saluto di benvenuto la magnifica rettrice Giovanna Spatari, l’assessore Enzo Caruso, il dirigente scolastico provinciale Stello Vadalà e il presidente dell’ANCRI Sicilia Pietro Bongiovanni. Savasta ha inquadrato il contesto storico e presentato i relatori.  La relazione conclusiva è stata svolta dal prof. Santi Fedele, il quale ha condotto i presenti in un magistrale excursus, soffermandosi sul contesto storico e politico, nato dopo la seconda guerra mondiale ad iniziare dalla conferenza di Yalta, svoltasi nella primavera del 1945.

L’evento è stato organizzato dall’ANCRI Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, presieduta a Messina e in Sicilia dal cav. Pietro Bongiovanni, in sinergia con l’Università di Messina, il Comune di Messina e l’Ufficio Scolastico provinciale. Presenti all’evento autorità civili e militari, rappresentanti di diverse associazioni culturali e d’Arma, con una folta delegazione di studenti dell’Istituto Nautico “Caio Duilio”, accompagnati dai loro insegnati.

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