Sonya Caleffi e il Mostro di Firenze: nuovo approfondimento sui crimini seriali a cura di Radio Time

Articolo di Domenico Letizia

Continuano le trasmissioni dell’affascinante rubrica di Radio Time dedicata ai crimini seriali della nostra storia contemporanea con il protagonismo della dottoressa, psicologa e psicoterapeuta, Angela Ganci, nota giornalista e scrittrice in Sicilia e appassionata di crimini seriali e studio dei Serial Killer. Dopo le impressionanti e interessanti puntate radiofoniche dedicate allo studio dell’infanzia dei serial killer e alla particolarissima storia di Ted Bundy, il noto killer delle studentesse, la terza e la quarta puntata saranno dedicate all’analisi delle vicende legate a Sonya Caleffi, l’infermiera killer a cui sono stati attribuiti quasi una ventina di omicidi, di cui cinque accertati, e alla storica vicenda, che ha scosso l’opinione pubblica nel nostro recente passato, del Mostro di Firenze. Le vicende legate al Mostro di Firenze si riferiscono alla serie di omicidi commessi fra il 1968 e il 1985 ai danni di coppie che sceglievano di appartarsi, per un momento di intimità in auto, nelle varie località boschive della provincia di Firenze. Oramai sono passati quasi quarat’anni dall’ultimo duplice omicidio attribuito al cosiddetto Mostro di Firenze, l’assassino seriale che tra gli anni ‘70 e ‘80 ha ucciso sedici persone, terrorizzato una intera generazione e che attualmente resta il caso irrisolto più famoso d’Italia.

Avevano 25 anni lui e 36 lei, Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot, i due ragazzi uccisi nella notte tra il 7 e l’8 Settembre di tanti anni fa. I successivi studi di entomologia forense avrebbero poi spostato l’ora del decesso inserendo un ulteriore elemento di dubbio nel quadro accusatorio del processo. Una notte inquietante che più di tutte ricorre nelle cronache, la notte in cui per la prima volta l’assassino nasconde i cadaveri, la notte della lettera spedita da San Piero a Sieve alla Procura della Repubblica con un errore ortografico che ha aperto infinite ipotesi. Dopo numerose inchieste e ben poche novità, sui delitti si sono concentrate le cronache giudiziarie perché i familiari hanno tenuto alta la guardia attraverso i loro legali chiedendo a più riprese approfondimenti sui reperti conservati e l’apertura di nuove indagini. La squadra anti mostro, la Sam degli anni ‘80, non è riuscita a chiudere il caso tanto che recentemente si è giunti alla richiesta di una sorta di super procura per passare al setaccio ogni fascicolo e reperto. I legali dei familiari hanno chiesto alla procura generale una avocazione delle indagini. Comprendere l’opinione degli esperti e dei criminologi può divenire utile per arrivare a capire qualche aspetto del caso che tra armi, coltelli e vari indizi, nel corso degli anni, ha visto mettere in discussione tutto, anche il modello di pistola, tirando in ballo riduttori, silenziatori, canne corte e lunghe. Ci sono anche dei coltelli nei duplici delitti, usati per le escissioni e come arma di offesa ma anche questi sono stati messi in discussione. Non mancano proiettili ed ogive inscatolati, seppelliti nel terreno, riesumati e ritrovati tra i reperti nella storia del Mostro di Firenze per i quali la discussione si fa ancora più lunga, delicata e non esente da colpi di scena. Una storia che continua ad incutere terrore. Le puntate e le analisi della dottoressa Angela Ganci andranno in onda rispettivamente martedì 11 e martedì 25 Ottobre ed è possibile ascoltare la rubrica collegandosi al sito di Radio Time.

Related Articles