Franҫois Ozon è un regista che ricerca la bellezza estetica, la perfezione della confezione formale, senza rinunciare a raccontare una storia interessante e misteriosa quanto basta per tenere in tensione lo spettatore. Sotto le foglie inserisce sotto traccia la sua attenzione nei confronti dell’identità sessuale e il tentativo di approfondire la vita di due ex prostitute ormai anziane. Il film è ambientato alla periferia di Parigi, in una zona boschiva della Borgogna, dove seguiamo le giornate monotone di Michelle (Vincent) e Marie-Claude (Balasko), fino al primo colpo di scena che vede Valérie – figlia della prima, in visita con il nipote Lucas (Erlos) – intossicata dai funghi cucinati per pranzo. Tra madre e figlia si riaprono ferite mai rimarginate, la seconda rimprovera alla prima il suo passato e tutte le umiliazioni subite, quindi decide di non farle più vedere il nipote. Entra in scena il figlio di Marie-Claude – Vincent (Lottin) – che esce di galera e prova a mettersi sulla giusta strada aprendo un bar tabaccheria (finanziato da Michelle), mentre nello stesso periodo muore Valérie, caduta dal balcone, e si pensa che sia un suicidio. La trama si complica, Lucas non vuole andare con il padre a Dubai, preferisce le campagne della Borgogna insieme alla nonna, cresce con lei e considera Vincent un fratello maggiore. Tra l’altro muore Marie-Claude per un tumore incurabile e Michelle promette alla migliore amica di occuparsi di suo figlio. Quando la polizia riapre le indagini sulla morte di Valérie, sia Marie-Claude che Lucas forniscono un alibi a Vincent e lo tolgono dai guai, negando che si trovasse a Parigi il giorno dell’incidente. Il finale vede la morte di Michelle nel suo bosco – sotto le foglie (come dice il titolo) – mentre incontra per l’ultima volta il fantasma della figlia, che pare ormai serena nei suoi confronti. Inoltre Lucas è un diciottenne universitario, Vincent ha abbandonato il bar fallimentare, nessuno dei due ha una donna e il regista lascia intuire che tra loro ci sia una sorta di attrazione. Abbiamo detto sin troppo sulla trama, ma serviva per far capire una sceneggiatura perfetta curata da Ozon (anche produttore) e Piazzo che lascia molti fili in sospeso per mettere sul piatto alcuni elementi senza spiegare tutto. Il regista è interessato ad ammantare di tensione e mistero il racconto di un’amicizia senile che approfondisce il rapporto tra genitori e figli, sviscerando da un lato umano il mondo della prostituzione, spezzando anche una lancia in favore della vita in provincia paragonandola al caos parigino. La pellicola gode di una fotografia autunnale dai toni ocra (Jérôme Alméras) e di una riuscita ambientazione nella Nièvre, in Borgogna, tra i comuni di Donzy, Cosne-sur-Loire e Nevers. Il montaggio di Anita Roth è compassato, ma segue i tempi giusti del racconto basato su una storia di vita quotidiana, riassunta in 102 minuti che risultano essenziali. La colonna sonora di Evgenij e Saša Gal’perin – due compositori russi (naturalizzati francesi) – è suggestiva, accompagna come una struggente sinfonia l’incidere delle scene. Franҫois Ozon è un maestro della tecnica, procede in un discorso cinematografico a base di brevi piani sequenza e compassate soggettive, tra studiati campi e controcampi e tagli panoramici della campagna francese. Sotto le foglie dei tanti misteri, sotto le foglie del bosco di Nevers dove muore Michelle, sotto le foglie delle cose non dette. Il titolo francese Quand vient l’automne è bello, ma la scelta della produzione italiana di porre l’accento sul mistero è più che condivisibile. Un piccolo gioiello su celluloide, visto grazie al Cinema Metropolitan di Piombino, ciclo Proiezioni d’autore, in un afoso pomeriggio di fine giugno. Non perdetelo su piattaforma, anche se al cinema – su grande schermo – è tutta un’altra cosa!
Regia: Franҫois Ozon. Soggetto e Sceneggiatura: Franҫois Ozon, Philippe Piazzo. Fotografia: Jérôme Alméras. Montaggio: Anita Roth. Musiche: Evgenij e Saša Gal’perin. Scenografia: Christelle Maisonneuve. Costumi: Pascaline Chavanne. Produttore: Franҫois Ozon. Casa di Produzione: FOZ. Distribuzione (Italia): BiM Distribuzione. Titolo Originale: Quand vient l’automne. Lingua Originale: Francese. Paese di Produzione: Francia, 2024. Durata: 102’. Genere: Drammatico. Interpreti: Hélène Vincent (Michelle Giraud), Josiane Balasko (Marie-Claude Perrin), Ludivine Sagnier (Valérie Tessier), Pierre Lottin (Vincent Perrin), Garlan Erlos (Lucas Tessier), Sophie Guillemin (capitano della polizia), Malik Zidi (Laurent Tessier), Paul Beaurepaire (Lucas Tessier diciottenne), Sidiki Bakaba (sacerdote), Vincent Colombe (medico di Michelle).