“The Foreigner – Lo Straniero”, cinema di azione allo stato puro, recitato bene e sorretto da una storia solida

Articolo di Gordiano Lupi

The Foreigner – Lo Straniero del neozelandese Martin Campbell – che lavora da tempo nel Regno Unito e conosce le problematiche politiche – adatta per il cinema il buon romanzo The Chinaman (titolo appropriato) di Stephen Leather, autore di thriller che tolgono il respiro. Il film è ben fatto, montato con i tempi giusti e fotografato a dovere, con riprese acrobatiche ed effetti speciali credibili, il tutto gestito con sequenze di azione realizzate da un vero esperto. Asso nella manica del regista un Jackie Chan in gran forma per un ruolo diverso dal solito ma perfetto per mimica ed espressività, visto il personaggio da interpretare, così come è bravo Pierce Brosnam nel ruolo del perfido tessitore di trame, avido di potere. La sceneggiatura di David Marconi pesca a piene mani dal romanzo, concretizzando per immagini le avvincenti trame intrise di azione e suspense che Leather aveva immaginato. Il protagonista è Ngoc Minh Quan, vedovo ed ex soldato statunitense in Vietnam che gestisce un ristorante cinese insieme a Lam, pronto a trasformarsi in un implacabile giustiziere quando la sua ultima figlia Fan viene uccisa in un attentato organizzato dall’IRA. Quan ogni giorno si reca a Scotland Yard per avere notizie sui responsabili dell’eccidio ma non gli viene prestato ascolto, perciò decide di fare da solo, dopo aver individuato la persona che può dargli notizie, Liam Hennessy, vice primo ministro dell’Irlanda del Nord. Fermiamoci con la trama che si dipana tra sorprese e tradimenti, momenti di pura azione e omicidi efferati, giochi di potere e spionaggio internazionale. Il film serve anche a mettere il dito sulla piaga del terrorismo indipendentista gestito da un’organizzazione ancora attiva come l’IRA, un tempo problema sentito come un sorta di guerra civile nel Regno Unito, tra Irlanda del Nord e Inghilterra, con attentati diffusi tra Belfast e Londra. Il regista mette in scena esplosioni credibili, attentati fantastici sul grande ponte londinese, autobus che esplodono, vetrine in frantumi e aeroporti in subbuglio per esplosivi disinnescati all’ultimo minuto. Non è il genere che preferisco vedere al cinema ma devo sottolineare la cura con cui la pellicola è stata girata e montata, senza la minima sbavatura di sceneggiatura. The Foreigner è cinema di azione allo stato puro, recitato bene e sorretto da una storia solida che avvince lo spettatore. Da vedere su Mediaset Infinity, dove lo trovate senza dover pagare un euro.

Regia: Martin Campbell. Soggetto: Stephen Leater (romanzo The Chinaman). Sceneggiatura: David Marconi. Fotografia: David Tattersall. Montaggio: Angela M. Catanzaro. Effetti Speciali: Nathan Chidgey, Emily Pooley, David Rigley-Williamson. Musiche: Cliff Martinez. Scenografia: Alex Cameron. Cosatumi: Alex Bovaird. Produttori: Jackie Chan, Wayne Marc Godfrey, Arthur Sarkissian, Qi Jian Hong, Claire Kupchak, Jamie Marshall, Cathy Schulman. Case di Produzione: Thefizz, Arthur Sarkissian Productions, The Entertainer Production Company, Huayi Brothers, Wanda Media Co. Distribuzione (Italia): Italian International Film. Titolo Originale: The Foreigner. Lingua Originale: Inglese, Mandarino. Paesi di Produzione: Regno Unito, Cina, Stati Uniti d’America. Anno: 2017. Genere: Azione, Thriller. Interpreti: Jackie Chan (Quan Minh), Pierce Brosnam (Liam Hennessy), Katie Leung (Fan Minh), Rufus Jones (Ian Wood), Mark Tandy (Simpson), John Cronin (Denis Fisher), Caolan Byrne (McCormick), Donna Bernard (giornalista), Aaron Monaghan (Pat Nugent), NIall McNamee (Patrick O’Reilly), Charlie Murphy (Maggie / Sara McKay), Orla Brady (Mary Hennessy), Lia Williams (Katherine Davies), Michael McElhatton (Jim Kavanagh), David Pearse (Billy McMahon), Ray Fearon (comandante Richard Bromley), Rory Fleck-Byrne (Sean Morrison), Liu Tao (Keyi Lam), Dermot Crowley (Hugh McGrath), Manolo Cardona (Pedro Lopez), Grainne Keenan (Beth).

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