Addio (o A Dio) al professore Luca Serianni, il più autorevole storico della lingua italiana

Articolo di Pietro Salvatore Reina

Il 21 luglio 2022, alle ore 9:30 – informa la famiglia, che ringrazia tutti coloro che in questi giorni hanno manifestato il loro affetto – muore il professore Luca Serianni, il più autorevole e completo storico della lingua italiana: la lingua del sì, la lingua degli angeli (T. Mann), la lingua che ha studiato, amato, attraversandone le «pieghe» con passione e saggezza.

Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia della Crusca e dell’Arcadia, della Casa di Dante di Roma, vicepresidente della Società Dante Alighieri assieme a Ferruccio De Bortoli, Gianni Letta ed Edith Bruck, direttore delle riviste Studi linguistici italiani e Studi di lessicografia italiana, il professore Serianni ha dedicato tutta la sua vita alla parola, alle parole nel suo uso scritto e parlato.

Lo scorso 6 luglio nella città di Firenze ha partecipato all’inaugurazione delle prime due sale del MUNDI (il Museo Nazionale dell’Italiano) di cui è – amo utilizzare il presente – coordinatore scientifico. Un progetto, questo, che assieme al collega e amico Giuseppe Antonelli (autore, tra l’altro, del bellissimo libro Il museo della lingua italiana, 2018) è il compimento, coronamento di un grande cantiere culturale che ha avuto il suo inizio nel 2003 con la mostra “Dove il Sì suona”, allestita proprio a Firenze e poi portata in giro per tutto il nostro bel Paese.

Nato a Roma il 30 ottobre 1947, Luca Serianni si è formato alla e nella scuola del professore Arrigo Castellani sotto la cui guida si era laureato in Lettere nel 1970 all’Università “La Sapienza” di Roma. Negli anni Settanta è stato professore incaricato di Storia della lingua italiana presso le Università di Siena (sede di Arezzo), L’Aquila, Messina. Nel 1980 è nominato professore ordinario di Storia della lingua italiana nell’Università di Roma «La Sapienza», dove ha insegnato, per quasi quarant’anni, dal 1980 al 2017. Il 14 giugno 2017, presso l’Aula I dell’Edificio di Lettere, il professore Serianni ha tenuto la sua lezione di congedo dall’attività didattica, circondato dalla stima e dall’affetto di intere generazioni di studenti e di colleghi (https://www.youtube.com/watch?v=MV4i6PscKEQ).

Tra le sue numerose, appassionate, colte opere amo ricordare solamente: Prima lezione di grammatica, Prima storia della lingua italiana, Il verso giusto, Manuale di linguistica italiana. Storia, attualità, grammatica.

La sua lezione di stile, grazia, saggezza, umiltà è e rimarrà sempre nei suoi volumi.

Adesso è – per chi crede – nella candida rosa a cantare con Dante la Bellezza dell’«amor che move il sole e l’altre stelle» (Paradiso XXXIII, 145).

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