“The Nun II”, un film consigliato a un pubblico di giovanissimi

Articolo di Gordiano Lupi

Perdetelo in tutta tranquillità questo horror per adolescenti! A patto che non siate adolescenti, ché per loro va bene. Noi cinefili si sta in sala come degli alieni – come sugli alberi le foglie direbbe un mio amico, pronti a spiccare il volo verso altri lidi – davvero fuori posto in mezzo a gruppi di ragazzini che scattano selfie, fanno un gran casino, mangiano di tutto, al punto che par d’essere nei vecchi cinema di terza visione del passato. Magari! Invece ci troviamo in un moderno multisala e assistiamo all’ultima baracconata horror americana che cita a casaccio un po’ di tutto, da L’esorcista a L’Anticristo, passando per L’Aldilà e tutto il macabro demoniaco clericale del passato. E noi rimpiangiamo L’Esorciccio a ogni sequenza.

The Nun II fa parte della serie The Conjuring (che non era male) ed è il sequel di The Nun – La vocazione del male di Corin Hardy (2018), di sicuro migliore. Il nuovo film si limita a giocare sulla suspense e sulle apparizioni malefiche, condite di fughe, grida e morti orripilanti. Impaginato con un montaggio alternato piuttosto compassato, caratterizzato da una fotografia molto scura (per facilitare gli effetti), ambientato in un ex convento diventato scuola ecclesiastica, a Tarascona, il film non appassiona perché la sceneggiatura sa di già detto e di già visto, oltre a essere molto prevedibile. Dardano Sacchetti, un mito dell’horror italiano del passato, avrebbe saputo fare di meglio, se interpellato. E che dire delle musiche assordanti e cacofoniche di Marco Beltrami? Non è italiano, nonostante il nome. The Nun II è consigliato a un pubblico di giovanissimi, il suo unico pregio – a mio parere – è quello di riportare i ragazzi in sala. Meglio di niente … Se amate il cinema non ci andate. Vi farebbe stare troppo  male (e non certo per le scene macabre).

Regia: Michael Chaves. Soggetto: personaggi creati da James Wan e Gary Dauberman; storia di Akela Cooper. Sceneggiatura: Ian Goldberg, Richard Naing, Akela Cooper. Fotografia: Tristan Nyby. Montaggio: Gregory Plotkin. Musiche: Marco Beltrami. Genere: Horror. Durata: 109’. Interpreti: Taissa Farmiga (suor Irene), Jonas Bloquet (Maurice), Storm Reid (suor Debora), Anna Popplewell (Kate), Bonnie Aarons (Valak, suora demoniaca), Katelyn Rose Downey (Sophie), Suzanne Bertish (Madame Laurent), Léontine d’Oncieu (Simone).

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