“Trame Tradite” il volume di racconti di Bia Cusumano

Articolo di Redazione

Di Girolamo Lo Verso

Il volume di racconti ” Trame Tradite” di Bia Cusumano appena edito da Area Navarra ha una caratteristica particolare, è un libro che non fa sconti e non gioca a cercare di sedurre il lettore. Parla di storie dure di donne, di vita, morte, malattie, assenze, solitudine, sofferenza vera e forte psicofisica ma anche di una grande tenacia nel battersi, nonostante tutto. Nel battersi per fare vincere la vita contro la morte. In questo senso è un libro dalla parte delle Donne e scritto per loro, tuttavia non è banalmente femminista. Le donne qui sono vittime ma ciò non porta ad ideologhemi. Anche nella mia esperienza di vittimologo, psicoanalista e docente è emerso che ci sono donne che possono essere cattive, manipolative o distruttive, così come ci sono uomini, soprattutto padri che possono essere capaci di accudentimento e pienamente dalla parte delle amate figlie. Certo i racconti sono soprattutto di donne vittime di violenza, ferite e tradite gravemente nel corpo e nella mente, capaci però di affrontare per anni il dolore e la sconfitta. Donne dunque in grado di rinascere. Anche i nonni possono dare affetto, vicinanza ed amore, tutto quello che molti uomini non riescono a dare, mostrando una grande fragilità che può diventare violenza e mortiferita’. Personalmente ho incontrato l’autrice, con la storia personale implicita che qui si intravede segnata dall’ esperienza di una lunga malattia e di un profondo lavoro analitico che le ha consentito di sconfiggere il drago e di continuare a combattere, anche scrivendo, senza ipocrisia né viltà, storie di grande dolore di donne coraggiose, di amazzoni del vivere. L’ incontro tra me e l’ autrice è avvenuto tramite un altro libro: un testo sulle donne vittime di narcisismo maschile che cerca di dare loro strumenti per difendersi. Forse per una vita di studio e lavoro nella terapia analitica mi è stato chiesto dal curatore Andrea Giostra di presentarlo. In entrambi i testi si parla di vivere e morire psichico e biologico. Il male che il maschile fragile e violento, angosciatamente fondamentalista, oscurantista, talebano e inquisitorio può compiere è grande ma l’esperienza di lavoro e di studio mi insegna che le cose possono essere rovesciate anche in altro modo. Ricordo che Eros è il più sano degli Dei e che il rapporto donna – uomo può essere una esperienza relazionale meravigliosa e può consentire la nascita del vivente. Infine, in un tempo storico a rischio oscurantista, la violenza, l’ omofobia, gli stupri e le guerre sono tutte cose che apportano immenso dolore a l’umanità tutta! Dovremmo fermarci a riflettere profondamente per attuare un possibile cambiamento del mondo in cui ci è stata concessa la possibilità di vivere.

Related Articles