“Ritorno all’Eden”, la nuova opera di Paco Roca

Articolo di Gordiano Lupi

Per fortuna che c’è Paco Roca, verrebbe da dire, ma anche grazie a Tunué che da Latina ci fa sognare; se non ci fosse un editore simile non potremmo apprezzare un disegnatore così capace a raccontare la vita e spiegare la storia. Ritorno all’Eden (tradotto da Diego Fiocco) esce per la collana Prospero’s Book in lussuoso formato rettangolare, rilegato e su carta patinata, tutto a colori, con una fotografia (uso questo termine perché il fumetto sembra un film) che va dal seppia al verde chiaro. Paco Roca racconta una famiglia spagnola proletaria del dopoguerra, con accenni autobiografici, che deve affrontare la crisi economica in una società dittatoriale, governata dal franchismo. Troviamo il mercato nero, la miseria sociale e morale, la mancanza di libertà e la totale assenza di diritti umani in un paese retto da un governo militare che si basa sull’uso della forza. Paco Roca fa da memoria storica per il suo paese, parte dalla spiaggia di Nazaret, a Valencia, ricorda la guerra civile e la lotta per la libertà, scava sul passato della sua famiglia, soprattutto della madre, trascurando il padre che non compare nella foto di famiglia. Il fumetto realizza un ritratto accurato della società spagnola del dopoguerra, meglio di tanti romanzi e film che si sono succeduti nel tempo, affrontando identico tema. Paco Roca dimostra una volta di più la sua abilità non solo come disegnatore ma anche come costruttore di trame, in questo caso dal ritmo puramente cinematografico, composte da immagini montate non in sequenza e disposte sulla tavola – con meccanismi da flashback – per catturare l’attenzione del lettore. Tra le opere di Paco Roca che consigliamo di leggere – oltre a questa che è il suo lavoro più ambizioso -,  ricordiamo Rughe, I solchi del destino e La casa. Ogni volume del grande fumettista è una scoperta, un momento di riflessione sul mondo che ci circonda, sulla vita che stiamo vivendo.

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