“La notte è piccola per noi”, un film che fa da spartiacque tra i diversi siparietti e le storie più disparate

Articolo di Gordiano Lupi

Una balera romana dove un gruppo canta canzoni anni Ottanta, tutte molto nazionalpopolari, fa da cornice a un film di personaggi, molto teatrale, girato completamente in interni, con la musica degli STAG (la Naomi’s band del film) che fa da spartiacque tra i diversi siparietti e le storie più disparate, non collegate tra loro se non dal sottile filo della location. Lazotti scrive e sceneggia una pellicola complessa da maneggiare, non tutto fila per il verso giusto, perché nell’unità di spazio, di tempo e di luogo le situazioni si fanno ripetitive e il montaggio è molto compassato. Un gruppo di professoresse insieme a una preside petulante che prima crede di essere stata derubata, quindi se la prende con la cameriera, infine viene derubata davvero e non è creduta. Un ladro internazionale con la famiglia che festeggia l’anniversario e come regalo per la moglie ruba una collana di perle. Un marito violento pentito, ex campione di pugilato e adesso devoto a San Cipriano, torna a fare la corte alla moglie che canta nella balera. Una donna matura dà appuntamento a un ragazzino barando sull’età per ottenere una notte di sesso. Un poliziotto che dovrebbe dare la caccia al ladro s’innamora di una prostituta moldava. Un’anziana coppia si lascia andare a scenate di gelosia e la moglie vorrebbe avere una pausa di riflessione. Molte storie poco intrecciate, spesso appena abbozzate, tra le quali spicca la buona interpretazione di Cristiana Capotondi nel ruolo di Sabbrina, la cameriera sbarazzina, senza dimenticare un professionista come Philippe Leroy, nel suo (per il momento) ultimo ruolo. Michela Andreozzi è Ghega che si porta a letto il ragazzino, Teresa Mannino è la professoressa che si ribella alla preside e resta in discoteca, entrambe credibili e ben inserite nei personaggi. Tutto il resto è da dimenticare, soprattutto a livello di sceneggiatura e dialoghi; il film resta un prodotto indefinibile, a metà strada tra commedia e dramma. Girato in provincia di Roma. Distribuito male arriva in poche sale, tardiva anche la prima televisiva: 16 agosto 2023, su Rai Movie. Adesso reperibile su RaiPlay.

Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Gianfrancesco Lazotti. Montaggio: Pier Damiano Benghi. Assistente alla regia: Paola Scola. Musiche: Thony, STAG. Casa di Produzione: Elda Ferri. Distribuzione: Distribuzione Indipendente. Lingua Originale: Italiano. Paese di Produzione: Italia, 2019. Durata: 91’. Genere: Commedia. Interpreti: Michela Andreozzi (Ghega), Francesca Antonelli (Lola), Cristiana Capotondi (Sabbrina), Riccardo De Filippis (Filippo), Gegia (Donna Lamè), Tommaso Lazotti (Cosimo), Barbara Livi (Ninetta), Teresa Mannino (Enrica), Francesca Reggiani (Preside Di Raimondo), Lucrezia Pauilis (figlia di Filippo e Ninetta), Ruben Rigillo (Maresciallo), Francesco Pizzuti (figlio di Filippo e Noinetta), Andrea Sartoretti (Rudy), Alessandra Panaro (Adelina), Philippe Leroy (Furio), Rino Rodio (Uomo Robot), Francesco Sisati (Marco), Giselda Volodi (Fatima), Thony (Naomi, cantante della band), STAG (Naomi’s band).

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