“La presunzione di innocenza è stata analizzata in ordine alla cornice normativa, sovranazionale e nazionale, passando attraverso l’orientamento della Corte EDU in tema di violazione della stessa in riferimento al principio della verginità cognitiva del giudice dibattimentale”. Lo ha detto la dottoressa Francesca Mazzeo, consulente legale dello sportello Antiviolenza “Diana Cotulevi” di Santo Stefano di Camastra, sabato mattina, durante il corso di formazione per giornalisti che si è svolto nel salone conferenze del Castello Gallego di Sant’Agata di Militello. L’evento, organizzato dalla sezione dicoesana dell’Ucsi di Patti, è stato promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, dall’Ordine degli Avvocati, in collaborazione con l’Ucsi Sicilia e con il patrocino del Comune di Sant’Agata di Militello. Il corso, moderato dal Segretario Nazionale dell’Ucsi Salvatore Di Salvo che è anche Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, è stato aperto dai saluti del presidente dell’Ucsi Sicilia Domenico Interdonato e dalla lettura di un messaggio del presidente diocesano dell’Ucsi di Patti Domenico Pantaleo. Le relazioni sono state affidate all’avvocato Giuseppe Mormino, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Patti che ha affrontato il tema de “Le novità introdotte dal decreto legislativo n. 188/2021, all’avvocato Francesco Scalia, giornalista e componente del Consiglio Territoriale di Disciplina dell’Odg Sicilia che ha affrontato l’argomento della “responsabilità civile del giornalista”, dalla dottoressa Giovanna Beccalli che ha sottolineato l’aspetto del “diritto di cronaca e norme deontologiche” e dal giornalista componente del Corecom Aldo Mantineo e componente del Ctd dell’Odg Sicilia. “Abbiamo proceduto alla disamina delle ricadute del caso Tangentopoli – ha detto la dottoressa Francesca Mazzeo – sul modus operandi della giustizia e sul corretto esercizio del diritto di cronaca”. A conclusione delle relazioni diversi sono stati gli interventi di avvocati e giornalisti che hanno animato la conclusione del corso di formazione.
Presunzione di innocenza e diritto di cronaca
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