“Viaggio a sorpresa” è un film a metà tra la commedia e il comico

Articolo di Paolo Quaglia

Broker italoamericano, stanco della finanza, decide di comprare una masseria in Puglia. Giunto in Italia per i dettagli l’uomo realizza di essere stato truffato da un signorotto locale. Dopo aver denunciato il reato Michel, farà di tutto per recuperare la sua abitazione e trasferirsi a vivere in quel paradiso di quiete e bellezza. Maria, capitano dei carabinieri e sua nuova conquista, lo aiuterà nell’impresa. Viaggio a sorpresa è un film di Roberto Baeli con protagonisti Ronn Moss e Lino Banfi. A metà tra la commedia e il comico la vicenda si concentra sulla nomea di Moss e sul talento di Banfi per costruire una vicenda dove intrattenimento e gag dovrebbero essere assicurati.

Costruito come un tributo alla regione Viaggio a sorpresa s’ispira a un cinema del passato proponendo il solito mare e sole e amore tanto caro ai visitatori del Belpaese. In realtà siamo nel trash più di classe, in uno di quei film talmente assurdi da risultare belli. Il divo di Beautiful sembra il sosia di se stesso che accompagna lo spettatore per quella che dovrebbe essere l’esperienza italiana di un americano stanco. Era da qualche tempo che il cinema non attingeva nell’immaginario collettivo anni cinquanta, il regista lo fa senza preoccuparsi di essere retrò e citando il pressapochismo proprio dei lavori da seconda serata.

Dialoghi scritti in maniera sapientemente azzardata strappano un paio di sorrisi e ricordano che anche Ridge invecchia. La storia è semplice e le inquadrature sono da cartolina pubblicitaria ma non stonano anzi aumentano le citazioni verso il cinema degli equivoci, che una volta facevano anche ridere. Un uomo arriva in Italia e nota donne, mare e buon cibo questa è ancora l’idea che va per la maggiore: Baeli gioca su questo luogo comune e lo utilizza per uno spot leggero, dove una star televisiva in declino fa il verso ai vecchi divi degli anni trenta. Per fortuna gli inserti di Lino Banfi spezzano le citazioni e danno modo di ammirare il talento di un artista in grado di improvvisare e di fare centro.

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