Forum San Pietroburgo: tanto business e non solo

Articolo di C. Alessandro Mauceri

L’asse economico del pianeta si sta spostando velocemente a est. A confermarlo la partecipazione al 26esimo Forum economico internazionale (SPIEF) in corso a San Pietroburgo dal 14 al 17 giugno: all’evento partecipano delegazioni di oltre 100 paesi di tutto il mondo. Il tema principale del Forum di quest’anno era “Lo sviluppo sovrano, fondamento di un mondo giusto. Uniamo le forze per il bene delle generazioni future”. St. Petersburg International Economic Forum (forumspb.com)

Anno dopo anno cresce l’interesse per questo evento.

Iniziato in sordina, nel corso degli anni, ha assunto il ruolo di Forum economico alternativo. Per questo sono sempre di più i paesi che cercano di espandere la propria attività a est. A confermarlo la partecipazione massiccia di delegati provenienti da mezzo mondo e pronti a cooperare con la Russia (e con altri paesi asiatici come Cina e India). Un evento importante non solo dal punto di vista economico ma anche sotto il profilo geopolitico: è la dimostrazione che i tentativi occidentali di isolare Mosca e di colpirne l’economia imponendo limitazioni agli scambi non ha ottenuto gli  effetti sperati. Anzi. “I cambiamenti geopolitici hanno certamente avuto il loro peso. Ma la rappresentatività dello SPIEF rimane molto alta. È ancora un evento globale”, ha dichiarato il governatore di San Pietroburgo Alexander Beglov.

All’edizione di quest’anno, ha partecipato anche Gazprom, oggetto di limitazioni e attacchi da parte dei paesi occidentali dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Gazprom ha realizzato un mega stand multimediale con 12 rappresentazioni digitali di persone che svolgono compiti diversi.

Secondo Beglov, è aumentato l’interesse per lo SPIEF anche da parte di paesi come Vietnam, Indonesia, Malesia e Thailandia. “I paesi di questa regione sono molto attivi. Stiamo lavorando alla cooperazione nel settore informatico, della costruzione navale, della medicina e dell’istruzione”, ha dichiarato Beglov. Al 26esimo SPIEF partecipano anche delegazioni da una ventina di paesi africani. E poi molti paesi mediorientali: dagli Emirati Arabi Uniti all’Arabia Saudita, dal Qatar al Bahrein, dall’Iran alla Siria.

Il Forum economico internazionale di San Pietroburgo (SPIEF) si distingue per l’alto livello dell’organizzazione e dei partecipanti, che arrivano in Russia da diversi Paesi per prendere parte all’evento, “È la terza volta che partecipo allo SPIEF”, ha dichiarato l’ambasciatore iraniano a Mosca Kazem Jalali. “La qualità dell’organizzazione e il design dei padiglioni espositivi sono particolarmente sorprendenti”.

Sorprendente anche la partecipazione di alcuni paesi “occidentali”: a San Pietroburgo, erano presenti delegazioni governative di oltre 20 Paesi dei Caraibi e dell’America centrale e meridionale, tra cui Argentina, Brasile, Venezuela, Cuba e Messico.

Alla sessione plenaria del Forum che si è tenuta il 16 giugno era presente anche il presidente russo Vladimir Putin. Prima di iniziare il proprio discorso, Putin ha chiesto alla platea gremita di delegati di alzarsi in piedi e di rispettare un minuto di silenzio in memoria di Silvio Berlusconi che Putin ha definito “un leader di livello mondiale” che “ha fatto molto per costruire relazioni a lungo termine fra la Federazione Russa e la Nato”.

Un gesto che ha sorpreso molti: in un mondo guidato dall’economia, c’è  ancora spazio per l’amicizia e i rapporti umani. Ma forse anche un messaggio per chi non vuole la pace in Ucraina.

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