“La stanza delle meraviglie”, un film on the road

Articolo di Gordiano Lupi

Lisa Azuelos è una regista francese che ha ridotto ai minimi termini il suo nome (Élise-Anne Bethsabée Azuelos), figlia della cantante Marie Laforêt, si fa chiamare anche Lisa Alessandrin, dirige il suo film più noto con I love America (2022), autobiografico e ispirato al rapporto con la madre. La stanza delle meraviglie è il lavoro successivo, il più recente dopo un breve periodo di menopausa cinematografica (come lei stesso la definisce), un film di impianto drammatico sceneggiato dal best-seller di Julien Sandrel, che trova la sua forza nello stemperare una situazione tragica in risvolti da commedia, inserendo frammenti di leggerezza in una pellicola che evita il rischio di sprofondare nel pietistico e nel compassionevole. Titolo originale La chambre des merveilles, durata 94 minuti, racconta il cambiamento esistenziale di Thelma (Lamy), madre sigle di Louis, un bambino di 12 anni, che finisce in coma dopo un incidente con lo skate-board. La mamma ritrova un quaderno dove il figlio aveva annotato le dieci cose da fare prima della fine del mondo, la sua lista dei desideri, e si mette a realizzarli per lui, convinta che questo atteggiamento positivo possa contribuire a risvegliarlo. Un film on the road, che alterna paesaggi urbani francesi a scogliere scozzesi e metropoli giapponesi, senza dimenticare le spiagge portoghesi e un fantastico bagno con le balene. Fotografia stupenda, solare e limpida; montaggio senza punti morti; colonna sonora affascinante; sceneggiatura perfetta, con un finale immaginato dal racconto di Thelma, di fatto lasciato in sospeso. Una storia d’amore materno e di vita, con sprazzi commoventi che lasciano il posto a rapidi sorrisi, un racconto di speranza e di umanità. Bravissima Alexandra Lamy (Ricky, Lucky Luke, Gli infedeli, Bis, Due fidanzati per Juliette, La nuora ideale, Teo e Zeodì) che in questo film tocca il massimo dell’espressività drammatica, unita a consueti elementi di comicità tipici dei suoi personaggi. Il film si regge tutto sulla sua bravura, oltre ai tipi convenzionali di una nonna un po’ matta e di una burbera infermiera. La regista ha confessato di non aver letto il romanzo di Julien Sandrel (campione di vendite in Francia e nel mondo) prima di dirigere il film, perché di solito mette in scena soggetti scritti da lei, ma è partita dalla sceneggiatura per darsi la possibilità di avere un approccio originale al tema. Forse ha fatto bene, perché ha stemperato a dovere la parte drammatica. Un film da vedere.

Regia: Lisa Azuelos. Soggetto: Julien Sandrel (romanzo). Sceneggiatura: Juliette Sales, Fabien Suarez. Montaggio: Baptiste Druot. Scenografia: Emma Szwarc. Costumi: Emmanuelle Youchnovski. Trucco: Stéphane Desmarez, Catherine Bruchon. Musiche: Bonjour Meow. Produttori: Eric Jehelmann, Fabrice Gianfermi, Philippe Rousselet. Distribuzione: Notorious Pictures. Paese di Produzione: Francia: Durata: 94’. Genere: Drammatico, Commedia.Interpreti: Alexandra Lamy (Thelma), Olga Kurylendo, Odette Carrez, Etienne, Martine Schambacher, Hiroki Hasegawa, Eye Haidara, Maria Fernanda Candido, Rafi Pitts, Sayyid El Alami, Samir Decazza, Mona Walravens, Pierre Cachia, Paul Jeanson, Miu Arai, Canon Nawata. Titolo Originale: La chambre des merveilles.

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