La premiazione della XVI edizione del premio nazionale di poesia “Sotto l’egida dell’amore”

Articolo di Domenico Interdonato

“Sono stati superati i tre lustri del premio nazionale di poesia ‘Sotto l’egida dell’amore’ trascorsi come un soffio di vento, voglio ricordare l’esistenza di mia madre che è stata permeata da grandi valori affettivi e da immenso amore per la famiglia e per la vita”, ha detto Titti Crisafulli presidente dell’associazione culturale “Studio D’arte L’Étoile”, ricordando con amore Melina Freno che ha definito “madre esemplare e amica sincera”.  La cerimonia di premiazione della XVI edizione del premio nazionale di poesia “Sotto l’egida dell’amore” è svolta nel Salone delle Bandiere del Comune presente il sindaco Federico Basile intervenuto per un saluto istituzionale. Nel corso della manifestazione il primo cittadino ha anche ricevuto dalla Crisafulli l’antologia con tutte le poesie presentate al concorso. Un momento particolarmente sentito è stato dedicato al ricordo della compianta poetessa e soprano Fortunata Cafiero Doddis, molto vicina al premio e della poetessa di “Case Basse” Maria Costa, patrimonio dell’Unesco. Durante la manifestazione sono state lette le poesie “Senza tela” di Fortunata Cafiero Doddis e “Colapisci” di Maria Costa. Ricordato anche il poeta Giuseppe Landro attraverso le la sorella Rosaria ed è stata letta la lirica del poeta “Marciapiedi”. Inoltre, in memoria del ginecologo Giuseppe Denaro la moglie, Mariella Di Giorgi, ha donato una coppa alla poetessa Giusi Baglieri per la poesia “Coi miei occhi”. La giuria del premio, presieduta dalla prof.ssa Graziella Lo Vano che ha anche curato le motivazioni e letto le liriche vincitrici in italiano, era composta dalle prof. Anna Maria Crisafulli Sartori e Mariella Di Giorgi Denaro, dall’artista Angelo Savasta e dai prof. Filippo Scolareci e Rosamaria Trischitta. Al premio hanno partecipato poeti provenienti da tutte le regioni d’Italia e le liriche, come per le edizioni precedenti, sono state raccolte in una antologia. Diplomi di merito sono stati consegnati ai poeti Maria Grazia Alessi Caldarera, Rocco Amato, Attilio Andriolo, Concetta Calabrò Cavallaro, Sara Celano Benedetta Mondello, Anna Maria Paino, Agata Piccione, Grazia Candida Recupero, Francesco Truscello. Ai poeti delle sezioni in italiano e in vernacolo che si sono classificati ai primi posti sono state consegnate due statue in bronzo che rappresentano la maternità e un premio offerto dal Kiwanis club Messina rappresento dalla presidente Mariella Di Giorgi Denaro e dal past president Angelo Caristi. Per la “sezione Italiano”, il primo posto è stato assegnato alla poesia “Mamma” di Annalina Paradiso, secondo a “Eclissi” di Antonietta Bontempo, terzo posto ex aequo per le poesie “Fuggi Bambina” di Rosanna Gargano”, “Su un brano di Chopin” di Giovanna Oliva, “Sogno negato” di Anna Francesca La Rosa. Quarto posto ex aequo per “Straripante d’immenso” di Angela Bono, “E ti guardo madre” di Santa Alessandra Raciti e “Amore eterno” di Melania Sciabò Vinci. Menzioni d’onore a Giovanni Albano, Eliana Tripodo, Santina Paradiso, Salvatore Gazzara, Maria Rita Morgana, Maria Luisa Orsi Sigari, Sebastiana Aliberti, Rosalba Di Pietro, Carmelo Cossa, Rosaria La Fauci, Franca Scolari Papalia, Paola Savoca, Cetti Perrone. Per la sezione poesie in vernacolo il primo premio è stato assegnato a “Manu’nda la manu” di Santa Alessandra Raciti, secondo ex aequo a “Linzola Janchi” di Renato Di Pane, “Terra” di Natale Cutrupi; terzo posto per “Spirò” di Franco Canzonieri, quarto ex aequo “A Trupia” di Giuseppe La Rosa e “Quantu amuri” di Luigi Bulla. Menzioni d’onore a Santina Folisi, Paola Savoca e Rosaria La Fauci. Diplomi di merito sono stati consegnati ai poeti Maria Grazia Alessi Caldarera, Rocco Amato, Attilio Andriolo, Concetta Calabrò Cavallaro, Sara Celano, Benedetta Mondello, Anna Maria Pajno, Agata Piccione, Grazia Candida Recupero, Francesco Truscello. Nel corso della cerimonia è stata consegnata una chitarra per la lirica “L’amore per la musica” di Nuccia Neri. La manifestazione è stata allietata dal fisarmonicista Martino Scordo e dal cantante-chitarrista Mimmo Ambriano.

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