“Mia moglie è una strega”, un film che alla sua uscita ebbe un successo straordinario

Articolo di Gordiano Lupi

Un film che alla sua uscita ebbe un successo straordinario, sia per la popolarità di Pozzetto e Giorgi, sia perché erano gli anni d’oro in cui il pubblico riempiva le sale e commedie garbate come questa, popolari e per famiglie, erano il piatto forte del sabato sera. Castellano e Pipolo – autori responsabili del contemporaneo lancio di Celentano al cinema – scrivono e sceneggiano un lavoro comico – fantastico, se si vuole (visto il trema streghe) un gotico – comico,  partendo da un vecchio film di René Claire (Ho sposato una strega, 1942). Castellano e Pipolo hanno sempre negato di essersi ispirati a un ben determinato classico, perché i due autori avrebbero voluto soltanto realizzare un fantastico per famiglie, una sorta di Mary Poppins all’italiana. Eleonora Giorgi è la strega Finnicella che viene mandata sulla terra dal diavolo Asmodeo (il grande Helmut Berger in un insolito ruolo) per vendicarsi di essere stata bruciata sul rogo dal cardinale Altieri. La vittima prescelta è Emilio Altieri (Pozzetto), un lontano discendente del prelato che la strega dovrebbe far innamorare, sposarlo, quindi ucciderlo. Tutto diventa comicamente difficile, perché Emilio è fedelissimo alla compagna Tania (Tanzi) che dovrebbe sposare, inoltre resiste a tutte le avances – più o meno straordinarie – che la bellissima strega prova a mettere in atto. Finnicella finisce per innamorarsi davvero di Emilio e invece di far fuori la vittima prescelta si libera con uno stratagemma del diavolo Asmodeo per iniziare con lui una nuova esistenza terrena. L’ultima scena della pellicola mostra Pozzetto e Giorgi a tavola con i figli mentre mangiano, conversano e usano i poteri magici per semplificare la vita quotidiana. Il film costa circa ottocento milioni di lire, una cifra molto alta che viene recuperata e superata dal buon successo al botteghino (un miliardo e ottocento milioni, settimo incasso del 1980), e può contare su effetti speciali (artigianali) importanti per il periodo storico. Ottima tutta la parte iniziale che riproduce il sabba delle streghe e il rogo decretato dal Cardinal Altieri ai danni di Finnicella, personaggio storico anche se la vicenda viene modificata dalla fantasia degli autori. Tutto girato a Roma, tra Castel Sant’Angelo, la Casina Valadier, piazza Navona, piazza di Spagna, corso del Rinascimento, il Villino Crespi, il carcere San Michele e l’albergo The Westin Excelsior. Colonna sonora di Detto Mariano, orecchiabile e divertente, con i titoli di coda che scorrono sulle note della canzone Magic, cantata da Eleonora Giorgi. Tra le curiosità vediamo Renato Pozzetto alla guida di un’Alfa Romeo rossa (8 cavalli – 2300), modello Roadster, un veicolo d’epoca di grande valore. Per Eleonora Giorgi, dopo Mani di velluto (1979) – con Celentano – si tratta di una nuova esperienza nel genere brillante, ancora una volta diretta da due esperti artigiani del cinema popolare. La coppia Giorgi – Pozzetto funziona bene e viene riproposta da Steno in Mani di fata (1983), mentre l’attrice lavorerà ancora nel comico con Celentano (Grand Hotel Excelsior) e Verdone  (Borotalco, Compagni di scuola). Eleonora Giorgi è attrice completa che riesce a stare in equilibrio tra ruoli drammatici, erotici, sexy e strettamente comici. Renato Pozzetto è al culmine del successo cinematografico, al punto che la sua sola presenza in un film conferisce il nome a un sottogenere: il Pozzetto movie. Bravo come sempre, attore comico puro, dotato di uno stile cabarettistico ben definito, si muove bene in soggetti surreali e fantastici. Soltanto Pupi Avati nel 2021 (Lei mi parla ancora) riesce a fargli recitare un ruolo drammatico, struggente e sentimentale, nel quale comunque non rinuncia a far valere la sua personalità.

Regia: Castellano e Pipolo. Soggetto: Franco Marotta e Laura Toscano. Sceneggiatura: Franco Marotta, Laura Toscano, Castellano e Pipolo. Fotografia: Alfio Contini. Montaggio: Antonio Siciliano. Musiche: Detto Mariano. Scenografia: Bruno Amalfitano. Costumi: Luca Sabatelli. Trucco: Gino Zamprioli. Paese di Produzione: Italia, 1980. Durata: 85’. Genere. Commedia fantastica. Produttore: Mario e Vittorio Cecchi Gori. Casa di Produzione: Capital Film. Distribuzione (Italia): Cineriz. Interpreti: Renato Pozzetto (Emilio Antieri e il Cardinale Altieri), Eleonora Giorgi (Finnicella), Helmut Berger )Asmodeo), Lia Tanzi (Tania), Enrico Papa (Roberto), Dino Cassio, Fulvio Mingozzi, Sandro Ghiani, Renzo Rinaldi, Rita Calderoni (collaboratori di Emilio), Nazzareno Natale (taxista), Jimmy il Fenomeno (cameriere), Franca Scagnetti (domestica), Nando Paone (meccanico), Geoffrey Copleston (uomo che ritira i biglietti d’invito), John Stacy (portiere albergo), Shoko Nakahara (strega Balzarina).

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